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giovedì 20 gennaio 2011

In attesa di un cenno

Sergio Rovasio, segretario associazione “Certi Diritti”, ha pubblicato su Apocalisse Laica di martedì 18 gennaio un post caustico nel quale, con sarcasmo, denuncia il silenzio assordante della Chiesa in relazione alle attuali vicende di Berlusconi. Eccolo.

“I grandi moralisti, benpensanti, catto-integralisti, i vandeani del berlusconismo più estremista e durista, nordico e clericale, che un giorno si e l’altro pure ci spiegano come dobbiamo vivere nel rispetto delle norme dell’integralismo moral-religioso-tradizionalista o vatican-talebano, oggi sono tutti zitti, silenti, ammutoliti. Nessuno fiata! Che succede? Che è questo silenzio? Dove siete tutti quanti? In gita fuori-porta?

Sempre tutti pronti a dirci come e con chi si deve vivere, come si deve morire, con chi si deve come e se si può fare all’amore, che i single devono pagare più tasse, che non bisogna usare il preservativo perché non serve a combattere l’Aids, che tutti si devono rimettere al modello di famiglia del mulino bianco, all’uopo ben spiegato da una conferenza governativa sulla famiglia durata ben tre giorni e ‘gestita’ da cardinali, preti e giornalisti dell’ Avvenire, il quotidiano della Cei dell’ 8 per mille da un miliardo di euro ogni anno.

E mai e poi mai, ci dite, passerà il matrimonio gay,e ci confermate il no alle unioni civili, il no alle persone lesbiche e gay, che non devono essere discriminate! Ma mai, mai, mai, devono essere riconosciuti loro diritti, tutele, garanzie! Perché ciò sarebbe addirittura incostituzionale!

Insomma, Signori Ministri, Signore e Signori Sottosegretari (molto Sottosegretari), umili servi delle vigne del Vaticano di destra, centro, sinistra, sopra e sotto, organizzatori, promotori e partecipanti al family day, tutti colpiti e trafitti dal dogma della verità, della purezza dell’integralismo religioso e della invasa pulizia interiore che vi rende molto, ma molto, angelici e buoni, voi che siete sempre pronti a strombettare le vostre lezioni di moralismo e pseudo-perbenismo, perché state zitti?

Perché non ci date la vostra dose quotidiana di pensiero, le vostre indicazioni su quanto sta accadendo? Perché questo assordante silenzio in queste drammatiche ore di smarrimento? Fateci ingerire la pillola quotidiana del vostro pensiero puro, indefesso e salvifico! Mica vorrete far credere al popolo che le vostre idee, le vostre convinzioni, la vostra coerenza, il vostro credo, siano tutte una messa in scena? Non sarà così? Nevvero?

Non c’è nessuna ipocrisia nelle vostre idee, nevvero? Allora dateci un cenno di riscontro, fate sentire la vostra voce, urlate la vostra rabbia, fateci sentire le trombe del vostro sconcerto, manifestate la vostra disperazione, rendeteci partecipi del vostro smarrimento, in un momento così difficile. Ma non state zitti, orsù! Come dice un vecchio saggio, "sennò vien da pensar male, e in tal caso si fa peccato, anche se spesso si indovina".

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)