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lunedì 24 gennaio 2011

Il divorzio sacrarotario, obbrobrio concordatario, finalmente ridimensionato.

La Chiesa ha sempre negato il diritto al divorzio e quando un referendum ha consentito al popolo italiano di ottenerlo, ha imposto ai nostri politici, che si sono subito adeguati, di frapporre tutti gli ostacoli possibili perché non venisse applicato.

Tutti i tentativi in campo parlamentare per arrivare a un divorzio più breve e meno costoso sono stati inesorabilmente impediti dalle lobby politiche manovrate dal Vaticano per cui, in via giudiziale, se le cose vanno bene per un divorzio civile ci vuole quasi un lustro per venirne a capo; se al contrario si complicano si può arrivare persino a più di dieci anni con una spesa che si aggira sui 12 mila euro.

Quindi un diritto riservato soltanto ai ricchi. La Chiesa, però, nemica acerrima del divorzio civile, una forma traversale di divorzio pseudoreligioso lo ha sempre consentito. È quello che essa concede tramite il suo tribunale della Sacra Rota.

In base al nostro assurdo concordato col Vaticano, stipulato da Mussolini nel 1929, i divorzi concessi dalla Chiesa con questo tribunale, da essa eufemisticamente camuffati come annullamenti del matrimonio per motivi religiosi, vengono, ipso facto, obbligatoriamente recepiti dallo Stato italiano. È una delle più madornali assurdità giuridiche che di fatto sottomette il nostro Stato alla Chiesa.

Negli ultimi anni si era registrato un boom di dichiarazioni di nullità da parte della Sacra Rota, in aperta concorrenza coi divorzi civili. Ora finalmente qualcosa sta cambiando.

La Corte di Cassazione ha sentenziato che l'annullamento civile del matrimonio non è più automatico, se le nozze avevano superato un certo numero di anni. Non più annullabili quindi i matrimoni di lungo corso, nei quali cioè la convivenza tra i coniugi si sia protratta per lunghi anni.

La scorciatoia della nullità, così cara a Santa Romana Chiesa, che mette al riparo dal dover pagare l’assegno di mantenimento alla ex moglie viola i principi del nostro ordinamento.

Per l'avvocato Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Associazione Avvocati matrimonialisti italiani: sentenza storica. Basta con le disinvolte ed "incontrollate scappatoie". "Finalmente la Cassazione prende in via definitiva una posizione storica perché mira a bloccare il disinvolto aumento dei riconoscimenti, da parte dei giudici italiani, delle sentenze ecclesiastiche di dichiarazione di nullità dei matrimoni".

Sicuramente Ratzinger andrà su tutte le furie. Fra poco lo sentiremo tuonare che questa sentenza, come l'educazione sessuale e civica, impedisce la libertà religiosa e inviterà i giudici a ricorrere all'obiezione di coscienza per non farla applicare

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)