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venerdì 21 gennaio 2011

In Germania ed Austria molti fedeli cattolici abbandonano la Chiesa dopo le rivelazioni sugli abusi sessuali compiuti dai preti.

Nel 2010 si è verificata una vera e propria fuga dalla comunità cattolica tedesca. Dopo lo scoppio dello scandalo che ha coinvolto molti ordini ecclesiali, palesemente coperti dall'alto clero, con casi di abusi ripetuti negli anni, molti fedeli si sono sbattezzati, voltando definitivamente le spalle alla Chiesa.

Secondo il quotidiano Frankfurter Rundschau, vicino alla Spd, l’impetuosa crescita delle persone che hanno deciso di abbondare la comunità cattolica ha toccato quasi tutte diocesi. A Treviri gli sbattezzati sono cresciuti del 30% rispetto al 2009, a  Würzburg sono cresciuti di due mila unità, e nelle due diocesi di Stoccarda e Augusta l'esodo è stato ancora maggiore.

A Berlino, l'annuncio della prossima visita del papa in autunno è stato accolto molto freddamente dalla popolazione. Alcuni importanti esponenti della Chiesa tedesca non nascondono la loro preoccupazione per quanto sta accadendo hanno però espresso il loro rammarico per quanto successo.

Alla Die Zeit l’arcivescovo e cardinale di Monaco di Baviera Reinhart Marx ha invocato perdono per quanto fatto alle vittime dai sacerdoti ma l'opinione pubblica è ben consapevole che la Chiesa non ha saputo o voluto punire i colpevoli, anzi li ha sempre vergognosamente coperti. Questa impressione pesa come un macigno nell'opinione pubblica.

A rendere ancor più amaro il boccone alle gerarchie cattoliche tedesche è la constatazione che nel frattempo i consensi ai luterani sono rimasti sostanzialmente immutati. Analogamente alla Germania anche in Austria si registra un record senza precedenti di fuga di fedeli dalla Chiesa. Anche qui a causa degli scandali di abusi sessuali di preti su minori.

Nel 2010, 87.400 pecorelle sono fuggite, con un incremento del 64% rispetto all'anno precedente. Per la Chiesa austriaca, in un Paese tradizionalmente molto cattolico, significa un grave danno di immagine, ma anche una pesante perdita di fonti di finanziamento, dal momento che, con l' esodo, verranno a mancare i fondi che i fedeli versavano sotto forma di tasse alla Chiesa.

Lo stesso sta accadendo alla Chiesa tedesca, costretta a drastici risparmi per il calo delle tasse dei fedeli. Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che i recenti scandali che hanno colpito la Chiesa tedesca e austriaca potrebbero diventare l'equivalente moderno di quel che furono le indulgenze per la Chiesa del '500, e cioè l'innesco di una crisi devastante dalle conseguenze imprevedibili.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)