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mercoledì 26 gennaio 2011

Moria di merli in Arkansas? Colpa dei gay

Ho accennato più volte al fatto che la stupidità religiosa non ha limiti. Nelle menti oscurate di molti fondamentalisti religiosi, a qualsiasi credo appartengano, è costante la tematica che tutte le catastrofi naturali e tutti mali della Terra, siano punizioni dell'ira divina per la cattiva condotta degli uomini.

Quando nel 2004 lo tsunami ha ucciso migliaia di persone, i più fanatici pastori protestanti d'America hanno additato quel cataclisma come una prova tangibile dell’ira di dio per l’aborto, l’idolatria e l’omosessualità imperanti. Lo stesso fecero per l’inondazione di New Orleans nel 2006. Perfino la distruzione del World Trade fu attribuita alla resa dell’America all’omosessualità e all’aborto.

Tempo fa l'ayatollah Kazem Sedighi, in seguito ad un terremoto nel suo Paese ha affermato che le donne che non si vestono con modestia corrompono gli uomini, diffondono l'adulterio e causano i terremoti. Naturalmente il popolo bue è pronto a credere a queste panzane. Ora sentite l'ultima.

Una singolare pioggia di merli si è verificata presso la cittadina di Beebe in Arkansas. Subito la nota predicatrice evangelica Cindy Jacobs, fondatrice del gruppo cristiano Generals International, esponente di punta dell’Apostolic Council of Prophetic Elders, senza consultare medici e scienziati ha chiarito con una logica davvero stringente e lineare perché migliaia di merli (o corvi?) si erano schiantati a terra in Arkansas.

La causa? L'abrogazione del DADT (don’t ask, don’t tell) fatto approvare da Bill Clinton, mentre era alla Casa Bianca, per regolare l’orientamento sessuale dei membri dell’esercito: un argine, di fatto, contro l’ingresso nelle forze armate di omosessuali. Sarebbe proprio questa abrogazione da parte della Camera dei Rappresentanti che su Beebe, intesa come cittadina, piovono corvi (o merli?).

La Jacobs si è chiesta: “Cosa accade quando una nazione prende la decisione di andare contro i principi di Dio? Bene, spesso quello che accade è che la natura stessa inizia a parlarci ad esempio attraverso tempeste violente ed inondazioni”. E precipitazioni di uccelli neri.

La Jacobs non è certo nuova a “rivelazioni” illuminanti: nel 2008 un suo esorcismo di massa avrebbe dovuto miracolosamente sconfiggere in un solo colpo pornografia, droga, lussuria, bi ed omosessualità; lo scorso novembre, in occasione delle elezioni di Midterm, aveva garantito ai latinos una riforma sull’immigrazione se avessero votato i candidati che si fossero espressi contro i matrimoni gay. Un’ossessione, com’è evidente.

Potremmo considerare i deliri omofobi di questa telepredicatrice come una straordinaria occasione di comicità involontaria, nonché demenziale. Ma non dobbiamo sottovalutarli perché costituiscono un ostacolo molto forte alla conquista di tutti i diritti civili.

A proposito: inspiegabili fenomeni di moria di volatili si sono ripetuti anche qui da noi: prima a Faenza, poi a Caserta e Modena. Non è per caso che avvengono per colpa dell’educazione sessuale che, secondo Ratzinger, viola la libertà di religione?

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)