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giovedì 27 gennaio 2011

Il Vangelo di Marco (“L'invenzione del cristianesimo”) 275

Passiamo ora in rassegna, brevemente, i quattro Vangeli canonici precisando che gli aspetti più importanti del Nuovo Testamento sono contenuti nei Sinottici, cioè derivano dagli evangelisti Marco, Matteo e Luca, cui dobbiamo le conoscenze fondamentali intorno alla figura di Gesù.

Cominciamo col Vangelo di Marco ritenuto il più antico dei quattro. Il suo autore non è, come narra la tradizione patristica, un seguace dell'apostolo Pietro o suo figlio di nome Marco.

Alcuni studiosi sono propensi a credere che sia stato redatto a Efeso da un discepolo di Paolo appartenente alla comunità giudeo-cristiana espulsa da Roma in seguito all'editto di Claudio del 41 e poi introdotto nella capitale dell'Impero quando alcuni di questi cristiano-giudei poterono rientrare.

Forse l'autore è quel discepolo anonimo di cui Paolo parla nella Seconda Lettera ai Corinzi. "Con lui (altro discepolo anonimo) abbiamo inviato pure il fratello che ha lode in tutte le Chiese a motivo del Vangelo" (2 Corinzi 8,18).

Il fratello lodato a motivo del Vangelo era probabilmente Onesiforo, un discepolo giudeo che durante la prigionia dell'apostolo ad Efeso lo assistette assiduamente e con lui trascorse gran parte del tempo.

Dal punto di vista linguistico sembra la traduzione in greco di un Vangelo preesistente scritto in lingua ebraica (infatti rispetta la struttura di questa lingua e non di quella greca). Alcuni studiosi ipotizzano che Marco abbia attinto, a sua volta, dal primitivo Vangelo degli Ebrei, distrutto dalla Chiesa, e di cui abbiamo conoscenza dalle confutazioni degli antichi Padri, citate sopra.

La Chiesa considera tuttora il Vangelo di Marco un semplice estratto del Vangelo di Matteo, ritenuto il più antico. Ma già nel 1835 il filologo Karl Lachmann sostenne la priorità di Marco e la sua utilizzazione da parte di Luca e di Matteo. Tesi oggi universalmente ritenuta valida.

Marco, quindi, il cui Vangelo è composto di 661 versetti, fu la fonte di Matteo e di Luca. Il Vangelo di Matteo (1068 versetti) ne attinge da Marco 620 e quello di Luca (1149 versetti) 350.

Le concordanze dei tre Vangeli Sinottici derivano, dunque, dalla comune dipendenza da Marco. Infatti, essi presentano la medesima successione di eventi e mostrano nelle espressioni un’affinità, che spesso riguarda anche i dettagli più minuti.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)