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lunedì 17 gennaio 2011

Elenco dei 27 documenti documenti e dei testi storici di scrittori ebraici e latini. (“L'invenzione del cristianesimo”) 266

I documenti canonici che la Chiesa riconosce come ispirati da Dio e a fondamento di tutta la sua dottrina, sono ventisette: i quattro Vangeli, attribuiti rispettivamente a Matteo, Marco, Luca e Giovanni; gli Atti degli Apostoli, attribuiti a Luca; l'Apocalisse, attribuita a Giovanni; le tredici Lettere di Paolo di Tarso; la Lettera di Giacomo, il Minore; le due Lettere di Pietro; la Lettera di Giuda; le tre Lettere di Giovanni e la Lettera agli Ebrei di incerta attribuzione.

Tutti questi documenti sono scritti in greco e furono elencati per la prima volta da Atanasio di Alessandria nel 367, ma formalizzati come canonici solo col “Decretum Gelasianum de libris recipiendis et non recipiendis” di Papa Nicola I nell'865.
La cernita avvenne dopo ripetute conferme e ripensamenti, se consideriamo che l'Apocalisse rimase a lungo in discussione con alterne vicende.

Per quanto riguarda i Vangeli, la Chiesa, dopo aver scelto come canonici i quattro che più le convenivano, dichiarò tutti gli altri”apocrifi”.

Al di fuori dei testi canonici ci sono, quindi, altri racconti evangelici non riconosciuti dalla Chiesa, riferiti ad apostoli o a teologie diverse, come il Vangelo degli Egiziani, il Vangelo di Pietro, il Vangelo di Tommaso, il Vangelo di Filippo e il Vangelo di Maria di Magdala, il Vangelo di Giuda Iscariota, per citare i più importanti. Di essi possediamo dei frammenti più o meno lunghi.

Un discorso a parte meritano i Manoscritti del Mar Morto, scoperti nel 1947 e solo nel dicembre 2001 pubblicati integralmente. Sono di un'importanza fondamentale e gettano una nuova luce sui rapporti di Gesù con la setta degli esseni e sullo sviluppo dei cristiano-giudei, che costituirono la primitiva Chiesa di Gerusalemme.

I pochi documenti storici di scrittori ebraici e latini, che accennano al cristianesimo (ma che mai nominano Gesù). comprendono: Le Antichità Giudaiche (o Storia dei Giudei) e La Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio, ebreo, scritti in greco; gli Annali di Tacito, la Lettera di Plinio il Giovane e Le Vite dei Cesari di Svetonio, scritti in latino.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)