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martedì 8 febbraio 2011

Il tribunale di Milano ha eccepito l’incostituzionalità della legge che vieta la procreazione assistita eterologa impostaci dal Vaticano.

Che cos’è la fecondazione assistita?
E’ un’unione artificiale di gameti per ovviare a problemi di sterilità in una coppia.
Esistono due diversi tipi di fecondazione assistita.

Quella omologa quando il seme e l'ovulo utilizzati nella fecondazione appartengono alla coppia di genitori, per cui il nascituro avrà il patrimonio genetico dei genitori. Quella eterologa, invece, quando il seme oppure l'ovulo (ovodonazione) provengono da un soggetto esterno alla coppia. È questo il tipo scelto dalle coppie con uno dei due futuri genitori troppo anziani o col marito affetto da azoospermia, oppure dalle coppie omosessuali.

In Italia l’eterologa è vietata per legge su imposizione del Vaticano di cui l'Italia è diventata, col governo attuale di destra, una colonia. La nostra classe politica ormai legifera per i cattolici e non per i cittadini.

Pochi giorni fa il tribunale di Milano ha eccepito l’incostituzionalità della legge sulla procreazione medicalmente assistita, laddove vieta la fecondazione eterologa e prevede sanzioni alle strutture che dovessero praticarla, e ha inviato gli atti alla Consulta. Secondo i pm milanesi, la norma non garantirebbe “alle coppie cui viene diagnosticato un quadro clinico di sterilità irreversibile il diritto fondamentale alla piena realizzazione della vita privata familiare”.

Qualche mese fa la stessa cosa era stata accaduta a Firenze e Catania. Il divieto in Italia della fecondazione eterologa ha determinato nel nostro Paese il fenomeno del turismo procreativo perché in quasi tutti gli Stati europei la legge, fatta per i cittadini e non solo per i cattolici, consente quello che in Italia è vietato. La Spagna, ad esempio, è una delle mete privilegiate poiché adotta una legge che consente la fecondazione assistita per le donne single, l'ovodonazione, l'embrio-donazione e l'anonimato dei donatori.

Per la vice-ministra Eugenia Roccella, strenua sostenitrice della nostra legislazione medioevale e oppressiva, la Spagna e il resto d'Europa sono il Far West.

L'Italia totalmente ligia agli ordini del Vaticano, si è guardata bene dall'accogliere la sentenza che la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, ha emanata il primo aprile scorso contro l'Austria che, al pari dell'Italia, non consente in alcun caso la fecondazione eterologa in vitro.

Si spera ora che almeno la nostra Corte Costituzionale elimini questo obbrobrio legislativo che mette il nostro Paese in coda all'Europa nel rispetto dei più elementari diritti civili.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)