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sabato 5 febbraio 2011

Le menzogne scientifiche dei cattolici oltranzisti.

Nella sua prima visita in Africa il 17 marzo 2009, Benedetto XVI aveva suscitato grande scalpore affermando che i profilattici non impedivano il contagio Aids e nemmeno le gravidanze indesiderate perché fabbricati con molti fori microscopici.

Una colossale menzogna scientifica che aveva scatenato le ire dei governi di Francia, Germania, Spagna e dell'Unione Europea, nonché della prestigiosa rivista scientifica londinese Lancet che lo aveva accusato, senza mezzi termini, di aver "pubblicamente distorto le prove scientifiche” per mascherare la criminale decisione della Chiesa di vietare l'uso dei profilattici, considerandoli peccaminosi strumenti anticoncezionali.

Questa assurda teoria, nonostante la ferma sconfessione degli scienziati, è tuttora sostenuta da molte figure ecclesiastiche di rango elevato (vescovi dell'America latina e dell'Africa) e dal cardinal Alfonso Lopez Trujillo, presidente vaticano del Pontificio consiglio per la famiglia.

Pochi giorni fa, a sorpresa, è stata ripresa da una autorevole esponente della Cdu tedesca, la presidente dei Cristiano democratici per la vita, Johanna Gräfin von Westphalen, che non ha esitato ad attaccare i profilattici e definire immorale chi li usa. I profilattici sarebbero solo propaganda omosessuale, e le associazioni cattoliche che non li vietano si comportano in modo immorale.

Johanna Gräfin von Westphalen è consigliere d’ amministrazione di un’associazione di scout cattolici particolarmente conservatrice ed è anche presidente della Fondazione “Ja Zum Leben”, cioè Sì alla Vita, che si batte contro l’ aborto.

In un'intervista all’Ahlener Zeitung, la Grafin ha spudoratamente affermato che i preservativi non funzionano nella loro funzione profilattica e che chi ne incoraggia l'uso favorisce quella che lei definisce “pura propaganda omosessuale”, difesa a volte anche da persone appartenenti al suo partito di ispirazione cristiana.

Naturalmente anche gli altri metodi anticoncezionali sono rifiutati dalla Grafin perché il sesso a scopo ricreativo è un comportamento immorale. “Non c’è spazio per le pillole o le spirali”, ha rimarcato con vigore, criticando gli altri cattolici che invece li  utilizzano.

A suscitare le ire della Johanna è il fatto che gli Scout di San Giorgio, la formazione più grande in Germania, che conta circa 100mila membri, consente ai suoi soci di portare nelle tende i preservativi, un comportamento immorale secondo la Gräfin von Westphalen che contrasta con la dottrina della Chiesa.

“Non dovrebbero chiamarsi esploratori cattolici”, ha sottolineato con durezza. L’associazione degli Scout di San Giorgio ha risposto tramite il suo portavoce, evidenziando come la protezione dell’Hiv fornita dai condom è un dato scientifico assodato, e definendo la polemica della Grafin abbastanza imbarazzante.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)