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martedì 22 febbraio 2011

Quanto costa agli italiani il bunga bunga

Il card. Bagnasco, che durante la cerimonia celebrativa dei Patti lateranensi stava seduto imbarazzato a lato del Caimano, a fine cerimonia ha precisato alla stampa che il suo contatto col premier era stato soltanto un “incontro istituzionale, di prassi, nella norma dell’incontro e del rapporto tra le istituzioni”.

Queste sue parole volevano avere il chiaro valore di una precisazione dopo che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a fronte di una palpabile freddezza, aveva riferito di un incontro andato "benissimo".

Ma nonostante la presa di distanza di Bagnasco, il premier aveva ragione di dichiarare che per lui l'incontro era andato benissimo stante il fugace contatto, una palpatina, che il cardinale aveva avuto con lui per chiedere notizie sull’intervento dell’Italia a Strasburgo in sostegno della esposizione del crocifisso cattolico nei luoghi pubblici.

E stante, soprattutto, il contatto segreto precedente a quello ufficiale per i Patti lateranensi, un abboccamento, o una sveltina discreta col card. Bertone, per sfuggire al giudizio di chi “attenziona” le pratiche sessuali del Caimano, ma con reciproca soddisfazione: garantire a papi la licenza di prostituirsi di notte con diritto alla cialda sacra al mattino dopo, e per Bertone altri contributi per le scuole private cattoliche,

l'approvazione immediata della Legge sulla tortura obbligatoria di fine vita anche se la rifiutiamo, e il divieto di qualsiasi provvedimento che consenta ai bambini abbandonati di essere adottati anche dai single. Questo pacco regalo di Berlusconi a Bertone per farsi perdonare il bunga bunga appare chiaro che saremo noi cittadini a pagarlo.

Così il Vaticano ci imporrà di tenere in vita i già morti o chi vuol morire, disporrà in nome di dio della loro/nostra esistenza, ci costringerà ad usare il crocifisso per marcare il territorio come i gatti con la loro urina, continuerà a violentare la nostra Costituzione e a contrastare i nostri più elementari diritti civili persguendondo i fasti dell’inquisizione.

Gli enormi favori, già concessi dal governo Berlusconi e da Tremonti per quel che riguarda il 5 per mille, le esenzioni fiscali, e gli infiniti rivoli di contributi di varia specie non bastano mai. Perché gli “appetiti” delle eminenze si accrescono ad ogni bunga bunga.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)