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lunedì 23 maggio 2011

Nuovi peccati si aggiungono ai tradizionali vizi capitali, con grave danno per la salute degli italiani.

Poveri preti, oltre ai peccati tradizionali, che sono tanti anzi tantissimi, devono anche aggiornarsi sui nuovi peccati che, come le nuove epidemie, sono in continua crescita.

La Penitenzeria Apostolica, il dicastero vaticano che si occupa dei problemi di coscienza, ha proprio il compito di scoprirli per aggiungerli ai tradizionali vizi capitali. È il progresso inarrestabile che ne crea sempre di nuovi e chissà quanti me creerà ancora in futuro per la gioia di satanasso.

Le nuove linee emanate dalla Chiesa puntano all’aggiornamento dei sacerdoti alle prese con questi nuovi peccati, per lo più sociali, ma sono indirizzate anche ai fedeli per poterli mettere nella condizione di prendere coscienza delle violazioni della bioetica da parte della scienza e di rivalutare il sacramento della confessione, che non gode più di molta popolarità.

Secondo una ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il 60% dei credenti non si confessa più. Pura disaffezione o la sempre più diffusa consapevolezza che i peccati, intesi come offese a Dio, sono delle colpe insignificanti e talvolta infantili?

Tra le nuove forme di peccato – secondo il vescovo reggente della Penitenzeria Apostolica, Gianfranco Girotti - la fecondazione assistita (che comporta tra l’altro il congelamento degli embrioni, che per la Chiesa Cattolica sono “persone”), la ricerca sulle cellule staminali, gli studi sul DNA, la clonazione e le sfide della bioetica che prevedono l'autodeterminazione del proprio corpo, sono quelle che più portano all'esasperazione i vertici della Chiesa, sempre in aperta guerra contro la ricerca scientifica che sta portando enormi progressi alla società contemporanea.

Particolarmente prese di mira sono le tecniche di fecondazione artificiale quale la Fivet, e cioè la fecondazione in vitro, che in Italia ha già fatto nascere almeno 31.000 bambini diventati automaticamente "figli del peccato",

Gli straordinari risultati della ricerca scientifica sulle cellule staminali, che consentono, tra l'altro, di ridare la vista a migliaia di bambini e adulti affetti dalla "retinite pigmentosa", per i gerarchi cattolici non sono guarigioni volute da Dio ma ottenute per intervento satanico.

Gli integralisti cattolici, in maggioranza nel Parlamento italiano, che, con la Legge 40, hanno impedito non solo la ricerca, ma anche l'applicazione in Italia delle terapie derivanti dalle cellule staminali embrionali, sono d'accordo coi gerarchi vaticani.

La loro "cecità" ideologica, che vieta la ricerca scientifica in Italia e danneggia pesantemente il nostro Paese, per fortuna non vale negli altri Paesi europei. Per cui, almeno, chi tra noi è abbastanza abbiente potrà andare all'estero per curarsi con quelle terapie che i nostri parlamentari e i nostri preti ci vietano, per non farci commettere peccato.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)