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mercoledì 11 maggio 2011

Supereremo i 10 miliardi entro la fine del secolo

Gli esperti delle Nazioni Unite ci avvertono che a fine ottobre raggiungeremo i 7 miliardi, solo una dozzina di anni dopo aver superato i 6 miliardi. Lo studio dimostra che da un miliardo di persone nel 1800, siamo passati a 2,5 miliardi nel 1950 per raggiungere i 7 miliardi attuali.

Al giorno d'oggi la crescita continua al ritmo di 80 milioni l’anno (9.000 ogni ora) per assestarsi intorno ai 9,1 miliardi nel 2050 e sopra i 10 a fine secolo.

Sono cifre da capogiro che aggiungendosi agli incombenti cambiamenti climatici di apocalittica portata, e tali da comportare probabili biblici spostamenti di masse, e all'esaurirsi rapido di molte risorse del globo, giustificano la catastrofica previsione di Frank Fenner, professore australiano, che è convinto che la bomba demografica estinguerà la razza umana nel giro di non molti decenni.

“Ogni miliardo di persone in più rende la vita più difficile per tutti”, ha dichiarato John Bongaarts, un demografo del Population Council, un gruppo di ricerca a New York.

Tra i Paesi a maggior tasso di crescita ci sono Nigeria e Malawi: il primo passerà dagli attuali 162 a 730 milioni di abitanti nel 2100; il secondo da 15 a 129 milioni. Tutta l’Africa aumenterà la sua popolazione da 1 a 3,6 miliardi di persone, ponendo ulteriori seri problemi di approvvigionamento di acqua e di cibo.

Per contro, la Cina, che ha attuato un rigoroso programma anticoncezionale, dovrebbe diminuire la sua popolazione arrivando a 941 milioni di abitanti. In molti Paesi i programmi di controllo delle nascite, messi a punto negli anni ’70 e ’80, hanno subito rallentamenti dovuti a battaglie ideologiche sull’aborto, al divieto della educazione sessuale e al mancato riconoscimento del ruolo delle donne nella società.

Ad ostacolare il controllo delle nascite sono le religioni abramitiche, soprattutto il cristianesimo e l'islam, consapevoli che la contraccezione provochi il sesso libero e l'autodeterminazione del proprio corpo da parte delle donne. Ciò che per queste Chiese rappresenta un peccato mostruoso perché significa la fine del loro dominio.

Le persone sessualmente appagate e liberate dalla psicosi ossessiva del sesso, si ribellano spontaneamente al controllo oppressivo della religione. Tutta la morale della Chiesa infatti ruota intorno al sesso con annessi e connessi: matrimonio, aborto, omosessualità, divorzio, autoerotismo, pacs, inseminazione artificiale, contraccezione, pillola abortiva e del giorno dopo e così via.

Tutto da controllare rigorosamente e da vietare il più possibile, per legge dello Stato su pressione della Chiesa. Essa vuole la criminalizzazione di ogni impulso sessuale che non sia finalizzato esclusivamente alla procreazione che quindi deve espandersi liberamente senza alcun controllo.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)