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giovedì 3 febbraio 2011

La società civile italiana sempre più favorevole alla raccolta dei testamenti biologici presso i comuni.

Una considerevole parte della società civile, nonostante gli assurdi, incostituzionali e oppressivi divieti governativi, si sta adoperando per assicurarsi che il testamento biologico che recepisce le nostre volontà in caso di incapacità. venga accettato e rispettato.

Già oltre 70 comuni hanno allestito dei registri che accolgono le richieste dei cittadini, e il tribunale di Firenze, con una sentenza altamente innovativa, ha riconosciuto, pochi giorni fa, validità all'amministratore di sostegno che dovrebbe far valere le nostre decisioni. Ora anche la Chiesa Valdese, unica comunità religiosa in Italia a fare una cosa simile. sta allestendo registri per la raccolta dei biotestamenti.

 Un'iniziativa unica, e finora isolata, nel panorama dei gruppi religiosi in Italia quella dei valdesi, visto che la Chiesa cattolica,sempre più retriva e antiumana, si schierata contro, mentre la comunità ebraica e islamica, pur avendo analizzato la questione al loro interno, non hanno preso alcuna iniziativa in tal senso.

"Il diritto alla vita comprende anche il diritto a gestire con autonomia e razionalità la malattia e le ultime fasi della propria esistenza - spiega la Chiesa Valdese di piazza Cavour (Roma) in una nota - Le direttive anticipate di trattamento sanitario sono un atto di responsabilità che dà dignità all'uomo ed eliminano a priori possibili conflitti tra i medici , con i medici e i familiari. Si tratta di un gesto che rientra pienamente nella libertà del cristiano, addirittura un dovere nei confronti della propria vita e della società".

Anne Marie Dupré, presidente del Concistoro della chiesa di piazza Cavour aggiunge: "Il testamento biologico è un atto di amore e una risposta evangelica alla dignità della vita, oltre ad essere una testimonianza di laicità in una fase della nostra storia in cui le religioni aspirano al controllo totale dell'uomo".

Favorevoli all'iniziativa anche i radicali che hanno già raccolto circa 3 mila dichiarazioni di volontà e che stanno organizzando un evento per riunire tutti i comuni italiani che hanno organizzato registri per il biotestamento nonostante la circolare anticostituzionale dei ministri della Salute, del Welfare e degli Interni che li dichiarano illegittimi.

"L'iniziativa valdese - ha detto Marco Cappato segretario dell'associazione Luca Coscioni - aiuterà a far capire alle persone che non esiste alcune vuoto legislativo da colmare". Dal 25 gennaio è possibile, quindi, depositare il proprio “testamento biologico” presso la chiesa valdese di Roma che lo custodirà nel registro delle direttive anticipate di fine vita come già fanno le chiese valdesi di Milano, Torino, Trieste e Napoli.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)