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giovedì 19 gennaio 2012

È Gamala la città natale di Gesù? (“L'invenzione del cristianesimo”) 16


Perché allora gli evangelisti, o quelli che hanno manipolato i Vangeli, hanno inventato la città di Nazareth ? La risposta è semplice: per spoliticizzare la storia, per eliminare cioè col meccanismo di censura ogni riferimento di tipo messianico-escatologico a Gesù, coinvolto nella lotta rivoluzionaria antiromana, e per nascondere la sua vera città d’origine che probabilmente era Gamala o Gamla, molto legata al messianismo javista. In quella città aveva avuto origine il movimento zelota per opera di due falsi Messia: Ezechia e suo figlio Giuda il Galileo.

Il primo giustiziato da Erode e il secondo, nel 7 d.C., dai romani, al comando di Quintilio Varo, assieme ai suoi duemila seguaci. Benché la setta fosse originaria di Gamala nel Golan, i suoi seguaci venivano definiti "Galilei", in quanto il loro teatro di operazioni era soprattutto la Galilea. Giuseppe Flavio nelle sue opere chiama i seguaci di Giuda, anche “sicarii”, perché uccidevano furtivamente con un pugnale nascosto (sica), e "zeloti“ (briganti) in quanto perturbatori dell’ordine. In pratica, quello zelota era un movimento clandestino di resistenza anti-romana e anti-collaborazionista.
Quindi Gamala, patria di Giuda il Galileo, era la città più malfamata della Palestina, sinonimo di ribellione e brigantaggio, al punto che ai tempi di Gesù, “Galileo” significava ribelle, sovversivo (oggi diremmo: terrorista). Che Gamala fosse il quartier generale dei messianisti più irriducibili lo deduciamo anche dalla storia.

Durante la prima guerra giudaica oppose a Vespasiano una resistenza disperata al punto da essere paragonata a Masada, distrutta nel 73. Fu infatti espugnata dal futuro imperatore dopo un lungo e duro assedio e i suoi difensori, piuttosto di arrendersi, si suicidarono in massa, proprio come quelli di Masada.
Il meccanismo di censura in questo caso ha origine nella predicazione di Paolo, che escludeva a priori che Gesù potesse essere uno zelota e tanto meno che fosse nato a Gamala e magari fosse collegato a Giuda il Galileo o imparentato con lui, come alcuni studiosi suppongono. Per Paolo e i suoi seguaci collegare Cristo a Gamala e a Giuda il Galileo avrebbe annullato ogni tentativo di far di lui il Salvatore universale.
Ad ulteriore riprova di questa sostituzione di significato ricordiamo che è esistito il Vangelo dei nazirei (fatto sparire dalla Chiesa) che non significava Vangelo dei cittadini di Nazareth ma dei cristiano-giudei che erano chiamati così. Concludendo: “Jesous o Nazoraios” significa “Gesù della setta dei nazirei” non Gesù di Nazareth o Gesù nazaretano.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)