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mercoledì 18 gennaio 2012

Nazareth! Una bufala? (“L'invenzione del cristianesimo”) 15


Cerchiamo allora di capire come nasce l’aggettivo, apparentemente geografico, “nazareno”. Cominciamo dai Vangeli scritti originariamente in lingua greca. In essi l’aggettivo in questione è “(nazoraios) (Matteo 2,23; 26,71; Luca 18,37; Giovanni 18,5; 19,19), e  (nazarenos) (Marco 1,24; 1,47; 14,67; 16,6; Luca 4, 34; 24, 19), che non significa cittadino di Nazareth o nazaretano ma appartenente alla setta dei nazirei. Cioè di quelli, come dice Craveri, che avevano fatto voto di nazireato.

Questa istituzione nacque durante l’esodo dall’Egitto, che costrinse gli ebrei a peregrinare per decenni nel deserto. Il termine nazireo, derivato dalla radice ebraica N+Z+R, significava santità, purezza, voto a Dio. In pratica chi faceva voto di nazireato, doveva, per tutto il tempo per il quale si era votato al Signore, astenersi da ogni tipo di bevande alcoliche e non passare mai rasoio sul suo capo. (Vedi la Bibbia: Numeri 6,2-5).

Nel caso di Gesù il termine nazireo è stato mutato dagli evangelisti in nazareno, termine riferito alla presunta città di Nazareth, adducendo a pretesto l'adempimento delle profezie. “Perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: Sarà chiamato Nazareno” (Matteo 2,23). Ma nel Vecchio Testamento non esistono profezie che abbiano un qualsiasi riferimento a Nazareno ma soltanto il termine nazireo, titolo riferito al voto di cui abbiamo accennato sopra. Si tratta quindi di un titolo religioso o settario.

L'analisi linguistica ce lo conferma: il greco "Iesous o Nazoraios" deriva dall'ebraico "Jeoshua ha Nozrì" e dall'aramaico "Jeshu Nazorai", cioè dalla radice NZR, che non ha niente a che vedere con la radice NZRT della città di Nazareth che è tarda, perché affermatasi alcuni secoli dopo Cristo.


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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)