Visualizzazioni totali

giovedì 26 gennaio 2012

Gesù era un esseno? (“L'invenzione del cristianesimo”) 22


Ma gli Esseni non si limitavano solo a pregare e a studiare la Bibbia. Da quanto apprendiamo dal Rotolo della Guerra, si preparavano ad uno scontro militare apocalittico e risolutivo.

Tenendo conto che Qumran distava appena una trentina di chilometri, in linea d'aria, da Gerusalemme, e che molti personaggi influenti della città e della Palestina coltivavano segretamente gli ideali messianici javisti, si può ipotizzare che quella specie di santuario, come viene oggi chiamato ogni rifugio insospettato di terroristi, fosse un luogo d'incontro dei vari gruppi che complottavano contro i romani e aspettavano l'avvento del regno di Dio, per opera di un Messia, insignito del potere divino.

Al tempo di Gesù, infatti, l'attesa messianica e la tensione escatologica avevano raggiunto l'apice massimo, e zeloti e sicari erano diventati una continua minaccia per i romani e gli ebrei collaborazionisti e causa di frequenti focolai di rivolta, come ci documenta Giuseppe Flavio. Alcuni studiosi come C. Roth, G. R. Driver e R. Eisenman, che analizzarono a fondo il fenomeno esseno, sono unanimi nell'ammettere che il sito di Qumran, nel periodo fra la morte di Erode e la guerra coi romani del 70, si era trasformato in un santuario zelota.

Per S. Brandon (Gesù e gli zeloti, Rizzoli, Milano, 1983).era diventato addirittura il quartier generale di quel movimento, e là i suoi membri vivevano in forma semimonastica e clandestina. Per Giuseppe Flavio (Storia dei Giudei, 10, 5) Qumran era un covo di veri e propri terroristi che fomentavano rivolte a ritmo continuo. Infatti, di tutte le regioni conquistate da Roma, la Palestina è stata quella che ha procurato all'Impero le maggiori ribellioni e ha subito le più feroci rappresaglie.

Sono state necessarie, come vedremo in seguito, due aspre guerre, culminate con la distruzione totale di Gerusalemme e di gran parte della Palestina, e la diaspora (cioè la dispersione degli ebrei nelle varie parti dell'Impero) perché Roma potesse risolvere radicalmente la questione giudea, una volta per tutte.




Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)