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sabato 14 gennaio 2012

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). L'adozione di Mosè. 57


Questo peccato d'orgoglio, ancora presente in molti strati della popolazione ebraica, divenne la 

causa prima dell'odio che perseguitò Israele durante tutta la sua storia e fu la causa dei tanti 

olocausti che subì dopo la diaspora. Non è tollerabile che un popolo si arroghi il privilegio di

 possedere, unico sulla Terra, sangue divino. È una forma inaccettabile di razzismo religioso. E 

chi di spada ferisce, di spada perisce.


Ma vediamo nei particolari come dovette procedere lo scaltro Mosè, avvalendosi della sua 

cultura egiziana, per trasmettere il monoteismo di Akhenaton al popolo che aveva adottato. 

Anzitutto, dal momento che questo era incapace di comprendere la verità mediante la ragione, 

questa verità doveva venirgli presentata come rivelata direttamente da Dio. Ed ecco Mosè che 

s'isola sul Monte di Dio (che non ha niente a che vedere col Monte Sinai della tradizione, pura 

invenzione dell’imperatore bizantino Giustiniano I) per far credere al suo popolo di intrattenere

 colloqui personali col Dio Unico che gli avrebbe impartito i suoi ordini categorici.


Qui Mosè ricorse ai trucchi di tutti i grandi legislatori dell'antichità – Minosse, Licurgo, Zoroastro 

– i quali facevano passare per voce di Dio la legislazione che andavano creando. Ognuno di loro 

diede le leggi a un popolo particolare, e si richiamò a una particolare divinità quale origine della

 legislazione, così da conferire alle leggi stesse maggiore autorità (Ermete, Giove, Apollo, Bonus 

Genius). Mosè seguì il principio di "inventare" un Dio quale autore della sua opera legislativa, per 

farlo ritenere fonte sovrumana dell'autorità legale.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)