Visualizzazioni totali

mercoledì 30 maggio 2012

Il falso Jahvè. Rivalità Tempio di Gerusalemme e Santuario Bethel. 114


Ma se Israele e Giuda adoravano lo stesso Dio, sia pure attribuendogli nomi diversi, in che cosa consisteva l'accusa d'idolatria rivolta da Giuda ad Israele? Leggendo tra le righe del Vecchio Testamento scopriamo che l'oggetto delle accuse non era tanto il Dio o il suo nome, quanto il fatto che Baal era associato ad un toro o a un vitello.
"Essi presero il toro, lo prepararono e invocarono Baal [...] Fecero anche delle danze sacre attorno all'altare che avevano costruito" (1 Re 18,26).

Abbiamo visto in precedenza che Geroboamo eresse due statue raffiguranti dei vitelli, una delle quali fu collocata nel santuario più importante, quello di Bethel, la casa di Dio. L'archeologia ha confermato che il Dio che gli autori dell'Antico Testamento chiamavano Baal era effettivamente associato con il toro. Gli scavi effettuati alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso a Samaria, l'antica capitale d'Israele, da un'equipe dell'Università di Toronto (D. Simkiss, Archaeological Review, III, 1984), hanno portato alla luce i resti del tempio a cielo aperto costruito dal re Acab, distrutto verso l'anno 840 a.C. dal generale Ieu per ordine del profeta Eliseo, come ci viene testimoniato dalla Bibbia.

"Ieu ordinò alle guardie e ai loro capi: «Venite e uccideteli tutti (i seguaci di Baal). Non lasciatevi sfuggire nessuno!» Li uccisero a colpi di spada e gettarono fuori i cadaveri. Poi penetrarono nella parte più interna del tempio di Baal. Portarono fuori la stele di Baal e la distrussero con il fuoco. Distrussero la stele di Baal, demolirono il tempio" (2 Re 10,25-27).

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)