Visualizzazioni totali

sabato 26 maggio 2012

Paolo, mistificatore o genio religioso? (“L'invenzione del cristianesimo”) 123


Nelle pagine precedenti abbiamo dimostrato che fu Paolo il vero e unico inventore del cristianesimo quale noi oggi conosciamo. È indubbio che senza il suo geniale intervento il cristianesimo giudeo sarebbe rimasto una piccola setta fondamentalista, ancorata all'aspettativa apocalittica del ritorno di Gesù dal cielo, destinata, già con la guerra giudaica del 70, a svanire nel nulla, per cui noi oggi ignoreremo la sua esistenza e quella del suo fondatore.

Irrompendo nel cristianesimo giudaico con la sua duplice risoluzione di reinterpretare la tradizione religiosa ebraica da un lato e di aprirsi coraggiosamente verso le aspirazioni religiose del mondo pagano dall'altro, Paolo trasformò il Messia da fallito liberatore politico-nazionale d'Israele a salvatore dell'intera umanità.

Fondendo in un sincretismo geniale la religiosità ebraica con quella salvifica dei gentili, interpretò quel vago sentimento escatologico che era diffuso, trasversalmente, in tutto l'Impero, come in un immaginario collettivo

. Questo sentimento aspirava alla trasformazione radicale del mondo sotto il livello politico, sociale e spirituale, e si rifaceva ad un Dio unico e giusto, che amasse i suoi figli senza distinzione di casta; che s'incarnasse tra gli uomini per un puro gesto d'amore, allo scopo di consentire a ciascuno di loro la salvezza; che unisse il genere umano sotto il segno della fratellanza; che restituisse dignità umana a quanti, vittime di una società schiavista, avevano dimenticato di possederne una, e che esaltasse gli umili e i mansueti.

L'aver colto questa aspirazione fu il merito supremo di Paolo, e, al di là delle sue innumerevoli mistificazioni, che hanno dato origine all'incarnazione divina di Gesù e alle sue mitologiche presunte rivelazioni, fanno di lui uno dei più grandi geni religiosi dell'umanità, al cui confronto il Gesù della storia scompare e il Cristo, quale noi oggi conosciamo dai Vangeli, è soltanto una sua creatura, il frutto del suo geniale assemblaggio teologico.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)