I Survivors's Voic (la Voce dei Sopravvissuti) chiedono alle Nazioni Unite di dichiarare lo stupro di minori un “crimine contro l’umanità”

L’americano Bernie McDaid, che domenica 31 ottobre ha guidato insieme al connazionale Gary Bergeron la manifestazione a Castel Sant’Angelo per chiedere alle Nazioni Unite di dichiarare lo stupro di minori un “crimine contro l’umanità”, era stato una delle cinque persone, vittime di abusi da parte del clero, selezionate dal cardinale di Boston Sean O’Malley nel 2008 per incontrare Benedetto XVI al tempo del suo viaggio negli Stati Uniti.

In una intervista ha rivelato come si svolse il suo colloquio con Ratzinger. Dopo aver consegnato al papa un libretto con mille nomi di abusati, con grande coraggio si avvicinò all'augusta persona, gli mise una mano sul cuore e guardandolo negli occhi gli disse: c’è un cancro nel gregge dei fedeli, fate qualcosa!

Il papa intimidito chinò la tesata, guardò a terra e mormorò: sì, sì senza aggiungere altro, e face intendere che il dialogo era finito. McDaid capì che il papa non avrebbe fatto nulla contro i preti pedofili. D'altra parte quella non era la prima delusione che riceveva a questo proposito.

Nel 2003, all’epoca dello scandalo di Boston, aveva trovato un giudice statunitense, amico personale di Dziwisz, il segretario di Wojtyla, che gli aveva fissato un appuntamento in Vaticano. Ma quando si presentò, le guardie svizzero gli impedirono fisicamente di entrare e il suo appuntamento svanì.

Fu in seguito a queste delusioni che si decise a fondare con Gary Bergeron Survivor’s Voice (la Voce dei Sopravvissuti).

Molto drammatica e quasi paradigmatica la storia degli abusi da lui subiti. Tra gli undici e i tredici anni era chierichetto e il prete abusava di lui e di altri ragazzi in tre posti precisi. In sagrestia dopoo la messa, quando li portava alla spiaggia in macchina e nel guardaroba della scuola, dove diceva alle suore che riceveva gli scolari ad uno ad uno per una meditazione.

Dopo molte denunce questo prete indegno fu rimosso, ma la parrocchia gli organizzò persino una festicciola d’addio. Naturalmente non fu perseguito dal suo vescovo ma trasferito in altre successive sette parrocchie dove riuscì ad abusare di una cinquantina di adolescenti.

I Survivor’s Voice nella manifestazione di domenica volevano contattare il Vaticano ma sono stati bloccati da un robusto e ingiustificato cordone di polizia. Solo a due due di loro fu concesso di consegnare una lettera davanti al Palazzo apostolico.

Alla conclusione della manifestazione Bernie McDaid ha dichiarato che per stroncare la pedofilia nella Chiesa: “Devono setacciare diocesi per diocesi”, e che “Non basta processare i colpevoli perché i danni ai sopravvissuti sono enormi: depressione, suicidi, droga, alcool, delinquenza. La Chiesa deve capire che ha la responsabilità di guarire le vittime”.