Visualizzazioni totali

venerdì 26 novembre 2010

La “Vandea” baciapile.

È notorio che il Veneto è la Vandea d'Italia. Ora che la regione è diventata un feudo leghista il suo vandeismo si è ancor più accentuato. Pare, però, che il Piemonte, altro governatorato leghista, voglia fargli concorrenza.

I governatori leghisti, infatti, fanno a gara a chi è più paraculo dei clericali. Ma, tornando al Veneto. scrive il vicentino Vitaliano Trevisan a pag. 76 di "Tristissimi Giardini", editori Laterza, collana "Contromano", uscito nel maggio 2010: "Noto anche, e andando a Treviso li noto sempre, strani cartelloni pubblicitari di fondo azzurrino con su una madonna (maiuscola nel testo), e una scritta che dice qualcosa come: l'aborto è un as

Il fatto merita una breve considerazione. L'Italia, stando alla Costituzione, è uno Stato laico e democratico. Ma la Costituzione, si sa, è carta straccia per i nostri politici, che la violano in continuazione. Una prova fra le tante: i continui e massicci contributi alle scuole private cattoliche, espressamente vietati dalla Costituzione.

Ora la Corte Costituzionale ha stabilito da tempo che «il nostro ordinamento costituzionale esclude ogni differenziazione di tutela della libera esplicazione sia della fede religiosa sia dell'ateismo» (sentenza 117/1979).

In base a questa sentenza l'Uaar, a sue spese, ha tentato tempo fa di far pubblicità dell'ateismo su due bus di Genova ma è stata subito impedita con la plateale idiozia che avrebbe offeso i credenti proponendo una pubblicità ingannevole. Scrivere, infatti, che dio non esiste

Da notare che negli ultimi decenni, nonostante il progressivo imbranamento clericale della nostra classe politica, la società italiana è diventata sempre più plurale e, soprattutto, secolarizzata.

I non credenti italiani sono diversi milioni, molti di più di tutte le confessioni religiose di minoranza messe insieme. Ma nonostante ciò sono sempre i politici clericalizzati a dettar legge. Così a noi atei non permettono gli ateobus pagati di tasca nostra, e ai leghisti del membro consentono di mettere cartelli con la madonna antiaborto, pagati coi soldi delle nostre tasche.

Nel Veneto baciapile, col leghismo al potere dobbiamo prepararci al peggio. Prima, la presa di posizione sulla pillola RU 486, adesso la madonna antiaborto, domani, chissà, magari una delibera come quella approvata in Piemonte il 15 ottobre che rende molto più ardua e irta di ostacoli l’interruzione volontaria di gravidanza, in evidente violazione della 194 nello spirito e nella sostanza.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)