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giovedì 11 novembre 2010

Un giovane gay spiaccica una torta in faccia all'arcivescovo di Bruxelles.

Ho più volte denunciato in questo blog la demenziale bufala espressa da molti esponenti delle varie religioni di considerare le catastrofi naturali e tutti mali della Terra come punizioni dell'ira divina per la cattiva condotta degli uomini.

Alcune tragedie, come quella recente alla Love Parade, il festival musicale tedesco a Duisburg, finito con 21 morti e 500 feriti, ma anche lo tsunami del 2004 e l’inondazione di New Orleans nel 2006, tanto per citarne alcune, hanno sempre trovato ecclesiastici particolarmente sensibili alla demenziale tematica che le catastrofi naturali sono scatenate dall’inquinamento spirituale.

Dar la colpa dello tsunami ai peccati e non ad uno spostamento della placca tettonica, e dell'Aids all'omosessualità imperante, dimostra quanto è grande l'imbecillità umana e quanto è infima la cultura scientifica della maggior parte dell'umanità.

Naturalmente il popolo bue è pronto a credere a queste panzane, ma qualcuno ha anche il coraggio di reagire. È successo in Belgio il giorno di Ognissanti nella cattedrale di Bruxelles.

Il primate della Chiesa belga, l'arcivescovo Andrè Leonard, è in questi giorni al centro di numerose polemiche per le sue recenti affermazioni sull'Aids da lui definito «una sorta di punizione divina» per chi è gay. Tutti gli omosessuali del Belgio hanno vivacemente contrastato le sua affermazione e l'hanno accusato di omofobia.

Domenica primo novembre, festa di Ognissanti, mentre nella cattedrale il coro ancora salmodiava, l'arcivescovo s'avviò al podio dell'altare per prendere la parola. In quel momento un giovane gli si avvicinò fulmineo e spiaccicò una torta sul viso dell'alto prelato, tra gli sguardi sbigottiti dei sacerdoti che concelebrano la messa.

Dopo quel gesto beffardo il giovane si dileguò rapidamente uscendo dalla cattedrale. «È la migliore torta che abbia mai mangiato», ha commentato monsignor Leonard , sforzandosi di essere ironico.

Un dei fedeli presenti alla funzione ha avuto la prontezza di filmare l'accaduto che ora, caricato su Youtube, è diventato il video più più cliccato in Belgio. Ma le polemiche sulle demenziali accuse dell'arcivescovo sono tutt'altro che chiuse.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)