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sabato 27 novembre 2010

Il Vaticano all'assalto della Chiesa anglicana.

I rapporti ecumenici fra le varie chiese cristiane si fanno sempre più difficili perché il Vaticano tenta in tutti i modi di fogacitare le Chiese concorrenti. Ha fatto scalpore in questi giorni la decisione di un gruppo di vescovi anglicani di passare nella chiesa cattolica.

In testa il vescovo di Fulham, Burnham, sposato con quattro figli, che ha dichiarato che parecchi vescovi e sacerdoti lo seguiranno verso Roma «Saranno non centinaia, ma migliaia», ha dichiarato. Le recenti aperture del Pontefice al clero anglicano, anche sposato, che intendeva passare al Cattolicesimo, hanno avuto dunque pieno successo.

Essere "generosi" e dar loro  "un'accoglienza affettuosa e cordiale" aveva raccomandato il Papa ai vescovi inglesi ricevuti in Vaticano. Il papa ha voluto approfittare al massimo della crisi che ha investito l'ala più tradizionalista della Chiesa anglicana, preoccupata dalla piega eccessivamente liberale che ha determinato l'ordinazione delle donne vescovo e l'accettazione di preti dichiaratamente gay.

Sconcerta che la principale motivazione che avrebbe spinto gli anglicani verso Roma sia stata l'apertura al sacerdozio delle donne sempre avversato da Roma, rimasta fedele al suo rigido maschilismo, ma non nell'anglicanesimo, dove la pressione femminile è molto forte.

Il travaso di anglicani al cattolicesimo però, non è stato accolto positivamente dalle autorità anglicane, come l'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, che lo ha definito "un attacco" alla propria Chiesa.

Questi spostamenti di fedeli cristiani da una Chiesa all'altra appaiono piuttosto dettati da motivi di vertice che non da impulsi di base. Si muovono i vertici ecclesiastici per giochi di potere più che le singole coscienze.

Le cancellerie, le curie. Anche in questi spostamenti sono i mass media a dominare. Gli aderenti alle chiese cristiane rischiano di perdere il loro valore e la loro autonomia.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)