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venerdì 23 marzo 2012

Antiche leggende sulla resurrezione degli dèi (“L'invenzione del cristianesimo”) 71


Abbiamo visto in precedenza che il mondo antico, soprattutto ai tempi di Gesù, era dominato dalla superstizione più ampia, diffusa a tutti i livelli sociali, per cui visionari, guaritori e taumaturghi operavano ovunque pseudomiracoli di ogni genere, comprese le resurrezioni.

Prima di Cristo, secondo le leggende antiche, erano resuscitati dai morti il babilonese Marduk e molti altri dèi, come il siriano Adone, l’egiziano Osiride, il tracio Dioniso, per citarne alcuni. I miti di questi dèi erano diffusi in tutto l'Oriente e molto noti anche in Palestina. A similitudine di Gesù, essi avevano subito sofferenze e martirio ed erano anche morti sulla croce. Le analogie col culto cristiano ci appaiono incredibilmente simili.

Per fare un esempio: Marduk fu arrestato, processato, condannato a morte, fustigato e giustiziato assieme a due malfattori. Dopo la resurrezione discese agli inferi per liberare le anime dei defunti. Insomma la sua vicenda è analoga a quella di Gesù, per cui la pseudo resurrezione del Galileo apparve al suo tempo quasi normale.

Solo che riguardo a questo importantissimo avvenimento le contraddizioni, le incongruenze e le assurdità superano ogni immaginazione al punto che la teologia storico-critica lo giudica privo di ogni veridicità. La resurrezione vera e propria, infatti, non viene raccontata dai Vangeli canonici ma solo dal Vangelo apocrifo di Pietro, non riconosciuto dalla Chiesa.

I Vangeli canonici si limitano esclusivamente a far rilevare che le pie donne trovarono il sepolcro vuoto e ciò fece sorgere nell'antichità, ma anche nel Medioevo, la tesi che la sparizione del cadavere di Gesù fosse opera di Giuseppe di Arimatea con la connivenza della Maddalena.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)