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domenica 18 marzo 2012

Peccato e redenzione. L'irruzione di Paolo di Tarso nella Chiesa cristiano-giudaica. 56


L’assemblea degli anziani di Gerusalemme, guidata da Giacomo, fratello di Gesù, sempre più allarmata dagli stravolgimenti dell'ebraismo attuati da Paolo, decise al fine di convocarlo per imporgli una pubblica ritrattazione e sottoporlo ad un rito di purificazione nel Tempio, da effettuarsi il giorno della Pentecoste.

Paolo accettò l’invito e accompagnato da Luca, il presunto autore degli Atti e del Vangelo omonimo, e da alcuni discepoli di Cesarea, tra i quali Timoteo e Tròfimo di Efeso, incirconcisi perché pagani, giunse a Gerusalemme nei giorni della Pentecoste.

Perché tanti testimoni, per di più di origine pagana, per un rito di espiazione che avrebbe dovuto essere riservato ai soli ebrei? Forse perché Paolo voleva, di proposito, provocare i suoi accusatori. Infatti, il giorno della purificazione si fece platealmente vedere nelle vicinanze del Tempio insieme a Tròfimo, scatenando il furore degli ebrei cristiani e non, in quanto con quel compagno al fianco, pagano incirconciso, secondo la legge ebraica, contaminava se stesso, la sua offerta e il Tempio.   

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)