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venerdì 30 marzo 2012

Un'inchiesta del Pew Research Forum rileva che “gli americani sono sempre più stanchi della religione nella politica”


L'ingerenza massiccia della Chiesa Cattolica e di altre confessioni protestanti negli affari pubblici comincia a suscitare fastidio e irritazione in larghi strati dell'opinione pubblica americana. Lo rileva un’articolata inchiesta del Pew Research Forum, che fa confronti con gli anni passati.

Negli Stati Uniti, con il processo di secolarizzazione e l’emergere massiccio di non credenti e laici, soprattutto tra i democratici,ma anche in misura minore tra i repubblicani, l'ostentazione del servilismo religioso da parte dei politici nei confronti delle Chiese non viene più accettato dalla maggioranza dei cittadini. Infatti, tra il 1996 e il 2012 coloro che sono favorevoli ad uno stato laico e ritengono che le chiese debbano rimanere fuori dalla politica sono passati dal 43% al 54%, superando i sostenitori dell’ingerenza, che calano nettamente dal 54% al 40%.

I laici e i non credenti cominciano finalmente ad alzare la testa e a fare, senza paura, il coming out. Infatti, quasi ventimila non credenti si sono radunati sabato 24 marzo a Washington per il Reason Rally, realizzando quella che è stata probabilmente la più grande manifestazione incredula di sempre negli Usa.

L’iniziativa aveva lo scopo di mostrare alle autorità politiche della capitale che il crescente numero di atei, agnostici e umanisti negli Stati Uniti non giustifica più l’atteggiamento filo-confessionale che caratterizza da tempo sia il Partito democratico sia, in misura molto maggiore, quello repubblicano, e che comincia ormai a non essere più apprezzato persino da molti credenti.

I partecipanti, tra i quali molti giovani, ed equamente divisi per genere, non si sono lasciati intimorire nemmeno dalla pioggia battente, e hanno assistito fino alla fine ai numerosi eventi in programma, tra i quali l’intervento di Richard Dawkins, quello del figlio ateo del capo dei fondamentalisti della Westboro Baptist Church, e infine il concerto dei Bad Religion. David Silverman, il leader di American Atheists, ha comunicato dal palco di avere “un messaggio per l’America: siamo qui, e non resteremo più in silenzio”.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)