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venerdì 23 marzo 2012

Usa: quasi tutte le donne cattoliche usano i contraccettivi proibiti dalla Chiesa.


L’Istituto Guttmacher ha pubblicato i risultati di un’analisi sull’uso dei contraccettivi tra le donne statunitensi. Il tema è d’attualità a causa delle feroci polemiche innescate dalla riforma sanitaria, voluta dal presidente Barack Obama, di obbligare i datori di lavoro a fornire assistenza gratuita per la contraccezione. Riforma che ha scatenato le ire furibonde e spettacolari dei vescovi cattolici e di molti protestanti fondamentalisti..

Dall'analisi è emerso che il 98% delle donne cattoliche statunitensi dai 15 ai 44 anni usa metodi contraccettivi non ammessi dalla Chiesa per evitare gravidanze indesiderate, ignorando del tutto il metodo dell'astinenza da ogni rapporto sessuale o dell’Ogino-Knaus, che consiglia rapporti sessuali in un periodo meno fertile in cui è quindi meno probabile la fecondazione dell’ovulo.

La Chiesa Cattolica, la più accanita nemica della contraccezione da essa equiparata all'aborto e quindi all'assassinio, conosce però molto bene i problemi della famiglia odierna che, per sopravvivere, deve pianificare le nascite. Così per salvare capra e cavoli ha escogitato un metodo, assolutamente ipocrita, che si rifiuta di chiamare anticoncezionale per definirlo, eufemisticamente, “atto a evitare un concepimento”- come se cambiando le parole si arrivi a modificare la sostanza delle cose - che consente di coitare senza peccare.

Per adottare questo metodo, i coniugi si devono trasformare in ragionieri della fertilità, e con tanto di termometro, alcuni attrezzi ginecologici, conoscenze del calendario e dell'aritmetica, applicare il metodo Billings o quello Rötzer (entrambi derivati dall’Ogino-Knaus e dettagliatamente spiegati dai parroci), per evitare le maternità indesiderate.

Quindi niente chimica, o, più banalmente, qualche grammo di lattice, ma calcoli ragionieristici, perché il buon dio, che pur essendo onnisciente a questo punto viene trattato da autentico citrullo, non s'incazzi al momento del coito e non s'accorga che questo viene fatto in modo da evitare il concepimento.

Ma le donne cattoliche se ne fregano altamente di queste assurde norme imposte dalla Chiesa e ricorrono felicemente alla pillola. Oltre alla pillola il 69% delle donne (e il 68% di quelle di religione cattolica) usa anche altri metodi contraccettivi ad alta efficacia (come la sterilizzazione, la spirale intrauterina e il profilattico), tutti ferocemente proibiti dai vescovi.

Ciononostante, la gerarchia cattolica e in parte quella protestante, nonché i politici collegati alle istituzioni religiose, soprattutto maschi di destra repubblicani, fingono di non vedere il plateale menefreghismo delle donne appartenenti ad ogni credo religioso e continuano la loro ignobile, ipocrita e stupida campagna contro i contraccettivi, cioè contro la libertà sessuale femminile, arrivando al punto di trattare pubblicamente come sgualdrine le donne che chiedono la contraccezione gratuita.

1 commento:

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)