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martedì 19 giugno 2012

Nel programma di Grillo laicità e diritti civili sono assenti.


L’onda di repulsione nei confronti dei partiti e dei politici di professione, sempre più inadeguati a risolvere i problemi del Paese, è in forte crescita e spiega come il movimento di Grillo sia, al momento, quello in grado di raccoglierne molti consensi e di poter scompaginare in futuro l'attuale mappa politica. Secondo un recente sondaggio sulle intenzioni di voto alle prossime elezioni politiche, realizzato dalla EMG per il Tg de La7, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sfiorerebbe il 20% dei consensi, con una tendenza in crescita, a raggiungere e superare il 25%.


I sondaggi naturalmente vanno presi con le molle, ma è indubbio che i grillini potrebbero essere numerosi nel prossimo Parlamento e gestire un ruolo determinante in tutte le future scelte politiche. Vale la pena, dunque di dare un’occhiata al programma del loro Movimento, soprattutto dal punto di vista della laicità e dei diritti civili, purtroppo finora del tutto ignorati dall'intero schieramento politico, succube del Vaticano, ad esclusione dei quattro gatti radicali.


Il programma annunciato è riassunto in quindici striminzite pagine che, però, non fanno rimpiangere le quasi trecento del famigerato programma dell’Unione di Prodi del 2006. Il titolo è esplicativo: “Stato e cittadini Energia Informazione Economia Trasporti Salute Istruzione, il che dovrebbe riassumere ed esplicare quali sono i temi sensibili nei quali il movimento intende far valere le sue istanze.


Di queste quindici pagine, scritte con chiarezza, evitando sempre il politichese, tre sono dedicate al tema dell’energia, tre alla salute, due all’informazione e all’economia, una all’organizzazione dello Stato e solo mezza all’istruzione. Esplicitano un programma condivisibile sotto molteplici aspetti ma che ha il piccolo difetto di non chiarire le modalità con cui realizzarlo. Quindi si prefigura come una lista di buoni propositi, in parte già sentiti nei programmi di altri partiti.

Mancano anche del tutto serie proposte per superare gli enormi problemi inerenti i diritti sociali e civili e la laicità dello Stato, quali: la riforma del diritto di famiglia, la legge contro l’omofobia, la cacciata dalla sanità pubblica e dalla Rai dei talebani cattolici, l'abolizione dell'ora di catechismo obbligatoria nelle scuole pubbliche a carico dello Stato, la revisione dell’otto per mille, l'eliminazione dei privilegi del clero e la liberalizzazione di ogni forma di contraccezione e via discorrendo.

Soltanto nella mezza paginetta finale dedicata all’istruzione troviamo una riga striminzita che recita: «Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica». Tutto qui. Un po’ poco per chi pretende di scrostare l'Italia dal marciume e dal feudalesimo che ancora imperversa.

Cosa accadrà quando nel nuovo Parlamento, magari ancora composto in gran parte da zuavi vaticani , la rappresentanza grillina dovrà affrontare questi argomenti senza averli chiariti nel suo programma? E magari scoprendo che certi eletti si lasciano plagiare dalle sirene vaticane come accaduto alle comunali di Roma nel 2008, quando su quattro eletti nei Municipi con le liste civiche beppegrillo.it, tre (Andrea Maggi, Marco delle Cave e Giancarlo Balsamo, eletti rispettivamente nei municipi VI, V e XI) hanno cambiato casacca, confluendo ignominiosamente in altri partiti tra i quali l’Udc di Casini, Cesa e Cuffaro.

Quindi a Grillo l'invito a chiarire questo importante aspetto del suo programma per dar modo a chi lo vota di sapere cosa trova e non venire turlupinato come sempre dai soliti partiti. Le aspettative sui diritti civili sono sempre più sentite dagli Italiani.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)