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giovedì 14 giugno 2012

Peccato e Redenzione. Il battesimo 81


Nel 1958 il vescovo di Prato definì “pubblici peccatori e concubini” una coppia di battezzati, sposatasi civilmente. La coppia intentò causa al vescovo per diffamazione e la perse perché, essendo essi formalmente cattolici, continuavano ad essere sottoposti alla sua autorità.

Ogni prelato può, quindi, permettersi esternazioni denigratorie od ostili nei confronti dei battezzati che non si mostrano ligi alla Chiesa, come: infliggere la scomunica, rifiutare i sacramenti, il funerale religioso (vedi il caso Welby) e così via.

L'accusa di concubinaggio non è più pubblicamente denunciata dalla Chiesa solo perché i matrimoni civili e le coppie di fatto sono divenute ormai un costume sempre più diffuso e incontrollabile.

Per concludere, voglio qui richiamare una curiosità storica. Perché l’imperatore Costantino, quello che concesse la libertà di culto ai cristiani, volle ricevere il battesimo solo in punto di morte? Per una tardiva conversione? Non proprio; la spiegazione è un’altra.

Allora il battesimo era visto come l’unica possibilità di cancellare, istantaneamente, tutte le colpe commesse durante l’intera vita. E Costantino di colpe ne aveva commesse tante, anzi tantissime. Tra l’altro aveva fatto uccidere molti parenti tra i quali la moglie e un figlio. Ma in punto di morte, con l’immersione nell’acqua lustrale e la recita della formuletta di rito, eccolo, da perfido peccatore, trasformarsi in una candida colomba, pronta a volare in cielo! Almeno così s’illudeva. A quanto pare la demenzialità umana, quando c'entra la religione, non ha limiti.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)