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domenica 17 giugno 2012

Peccato e redenzione La redenzione e la sua assurda tardività. 82



Tutte le infantili favole che fin qui sono stato obbligato a propinarvi, dalla creazione di Adamo ed Eva alla redenzione per opera del figlio di dio, che si è incarnato e si è fatto crocifiggere per salvare l'umanità, impongono la domanda, da sempre elusa dai dottori del cristianesimo, e cioè, come mai dio ha deciso di redimere l'umanità solo duemila anni fa? Perché si è svegliato così tardi? L'umanità vissuta per molte centinaia di migliaia di anni prima della incarnazione e crocifissione di Cristo, che fine ha fatto, dove è stata buttata? Era o non era da salvare? Se sì, dio si è comportato con suprema ingiustizia nei suoi confronti, negandole di fatto la salvezza. Se no, vuol dire che la redenzione è una favola.

E come conciliare la cacciata dall’Eden, il diluvio universale e tutte le altre cattiverie usate da dio contro l'umanità peccatrice nell'antichità, con la misericordia usata verso l'umanità recente, salvata dal sacrificio sulla croce del suo diletto figlio? E, ancora, come mai dio invece di prendersela con gli uomini peccatori, non gli ha creati perfetti come gli angeli? A lui non costava nessuna fatica e per di più evitava di sacrificare il suo figlio prediletto per la loro salvezza. Se l'uomo è così imperfetto, la colpa di chi è? Chiaramente di chi l'ha creato così imperfetto. Domande che presumono una sola risposta: il peccato originale, la redenzione e tutto il resto sono favole infantili, stupide e demenziali. E infine, perché dio, quando si è incarnato, ha redento solo una piccola parte dell'umanità e ha ignorato quasi tutte le popolazioni fuori dell'impero romano? Erano figlie di un altro dio?

Queste domande riguardano il passato. Ma ce ne son altre che riguardano il presente e forse il futuro. L’astrofisico, forse più famoso del mondo, il maggio 2010 presentando il suo nuovo documentario del titolo "Nell'Universo con Stephen Hawking" ha confessato, senza mezzi termini, di non aver dubbi sull'esistenza degli extraterrestri in base a molte evidenze scientifiche ormai accettate dalla maggioranza degli scienziati. Gli ha fatto eco il professor Cristiano Cosmovici, bioastronomo romano dell’Istituto di fisica dello spazio interplanetario e dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) anche lui convinto dell’esistenza nell’universo di altre civiltà evolute e tecnologicamente avanzate quanto la nostra e forse anche superiori. 

Per di più il radioastronomo Usa, Frank Drake, ha realizzato un’equazione, da cui risulta che soltanto nella nostra galassia possono esistere 5 milioni di pianeti abitati da altri esseri viventi, di cui 5mila con una civiltà potenzialmente molto evoluta. Ciascuno di questi corpi celesti si trova infatti all’interno di sistemi solari in tutto simili a quello della Terra. Da ultimo, anche la Pontificia Accademia delle Scienze e la Specola Vaticana al termine di severi studi di astrobiologia è arrivata, dopo tormentate contorsioni metafisiche, alla stessa conclusione.

1 commento:

  1. La cd. redenzione è non solo assurda, ma disgustosa. Essa deriva dal costume ebraico di caricare delle proprie colpe un povero caprone (il cd. capro espiatorio)e prosciogliersi di tali colpe ammazzando il detto capro. Costume che certo non fa onore agli ebrei - come tante altre stupide leggende che il popolo eletto ha propagato.
    il dio misericordioso si offende per il peccato dell'uomo (la mela di Eva)e tale offesa, essendo recata a un essere infinito, è infinita, e non può essere lavata con il sacrificio di un uomo finito: ecco perché il suddetto dio misericordioso manda in terra il suo alter ego, il figlio, cioè se stesso (!!!) e lo lascia tranquillamente seviziare e ammazzare. Poi, tutto contento e soddisfatto, perdona le colpe agli uomini.
    Ma ci possono essere cretinerie più astruse e ridicole? Ma com'è possibile che tante persone geniali abbiano creduto a queste nefande sciocchezze?

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)