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venerdì 10 settembre 2010

La religione, perenne fomentatrice di odi, intolleranze ed efferate crudeltà

Un demenziale e funestissimo odio religioso sta innescando in America una possibile spirale di violenza interreligiosa.

In una minuscola chiesa neo-protestante della Florida, che comprende appena una trenta fedeli, il pastore Terry Jones ha annunciato che darà luogo a un rogo di Corani nella giornata di sabato 11 settembre 2010, in coincidenza con le date dell’anniversario degli attacchi terroristici e la fine del ramadan per il calendario lunare dei musulmani nordamericani, per denunciare l’Islam come «religione del male».

Non occorre essere profeti per capire le ricadute globali che un atto di odio religioso simile, locale quanto si vuole, ma immediatamente proiettato su scala globale dalla potenza delle immagini, potrà innescare nel mondo musulmano, paranoicamente suscettibile alla dissacrazione del Corano.

Per questo motivo martedì scorso si sono riuniti in un meeting di emergenza a New York i leader di comunità ebraiche, cristiane e musulmane americane al fine di denunciare non solo la minaccia del pastore della Florida, ma anche la crescente intolleranza religiosa in America, il paese fondato sulla libertà religiosa,sempre più minacciara dal fanatismo fondamentalista.

Il generale Petraeus e il dipartimento di stato hanno messo in guardia contro le possibili conseguenze di un atto che agli occhi dell’Islam globale sarebbe la conferma dei sentimenti anti-islamici dell’America, dopo le immagini delle torture di Abu Ghraib del 2004 e le dissacrazioni del Corano avvenute a Guantanamo nel 2006.

Purtroppo l’odio anti-musulmano sta rapidamente diffondendosi in molte frange della società americana ossessionata da possibili attacchi terroristici e dalle troppe perdite di soldati subite in Iraq e Afghanistan.

A ciò si deve aggiungere lo sfondo apocalittico, tipico della religiosità americana, puerilmente ancorata alle profezie escatologiche bibliche, che prevedono un cataclisma immane col mondo musulmano, preludio al secondo avvento di Cristo.

Tutto ciò conferma che la religione, qualsiasi religione, è la negazione di ogni intelligenza razionale, una specie di cancro mentale che ha disseminato la storia dell'uomo di massacri, genocidi e crimini di ogni genere.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)