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sabato 9 ottobre 2010

COSA BISOGNA FARE SBATTEZZARSI (riporto le istruzioni impartite dall'Uaar)

Ogni anno, il 25 Ottobre, la UAAR (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) organizza a livello nazionale la Giornata dello Sbattezzo. Siccome la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, quando siamo ancora in fasce e quindi incapaci di intendere e di volere, impone col battesimo a ciascuno di noi il suo indelebile marchio di appartenenza, con lo sbattezzo abbiamo la possibilità di togliercelo e di rispedirlo al mittente.

Se ti rifiuti di essere usato da Papa Ratzinger come merce di scambio con il governo di turno per la concessione di esose prebende alla Chiesa e per la imposizione di leggi clericali e liberticide al popolo italiano, come quella contro il testamento biologico, tanto per fare un esempio,non esitare un istante a sbattezzarti.

Se, per di più, hai intenzione di procreare figli, hai il sacrosanto dovere di non battezzarli per non sentirti un giorno rinfacciare da loro, quando diventeranno maggiorenni, che hai imposto una religione che a loro non aggrada per niente. È già successo e chissà quante volte succederà in futuro.

PER SBATTEZZARSI
Chi conosce la parrocchia presso la quale è stato battezzato deve semplicemente scrivere una lettera al parroco con la quale si chiede che sia annotata la propria volontà di non far più parte della Chiesa cattolica.

La lettera deve essere inviata per raccomandata a.r. allegando la fotocopia del documento d’identità. Non è necessario fornire alcuna motivazione. Disponiamo di una lettera modello, scaricabile dal nostro sito alla pagina www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.rtf.

Se non si conosce la parrocchia, la prima strada è quella di fare una ricerca sul portale parrocchie.it: qualora vi fossero dubbi tra più parrocchie si può provare a chiedere un aiuto a soslaicita@uaar.it.

Qualora l’esito fosse infruttuoso bisogna inviare una richiesta al parroco dove è stata impartita la prima comunione (a partire dal 1984) o la cresima, chiedendogli di provvedere all’annotazione della richiesta sui documenti che attestano la somministrazione di questi sacramenti.

In alternativa, se ci si è sposati con il rito concordatario, si può anche inviare una richiesta alla parrocchia delle nozze, chiedendo di conoscere la parrocchia di battesimo.

Ci si può anche sbattezzare via e-mail o via fax, purché si conoscano preventivamente l'indirizzo di posta elettronica o il numero: non tutte le parrocchie sono informatizzate, e l'UAAR non dispone ovviamente di tali dati. Chi fosse interessato deve contattare lo sportello soslaicita@uaar.it.

Sbattezzarsi è rapido e semplice: si concretizza nel giro di quindici giorni, termine di legge (anche se talvolta vanno oltre) entro cui le parrocchie sono tenute a rispondere con una lettera con cui confermano di aver annotato sull'atto di battesimo e/o sul registro dei battezzati quanto richiesto dallo 'sbattezzando'.

Nel caso che vengano frapposti degli ostacoli, consigliamo di consultare le FAQ (anche in formato RTF), che contengono le risposte alle domande più ricorrenti sull’argomento: qualora i dubbi persistano, inviate un messaggio a soslaicita@uaar.it per ottenere una consulenza sull’argomento.

Ricordiamo che - in mancanza di risposta da parte della parrocchia - è possibile presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali. Tutti i ricorsi presentati finora si sono conclusi con esito positivo.

Tutto chiaro, a questo punto. Non hai che scaricare il modulo (lettera modello pubblicato sul nostro sito alla pagina www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.rtf,), adattarlo alle tue esigenze e spedirlo alla parrocchia presso la quale sei stato battezzato.

Se non ottieni conferma che sei stato depennato dal registro dei battezzati, contatta l'Uaar (soslaicita@uaar.it ) per il ricorso al Garante. Datti da fare. Non perder tempo! Passa parola!

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)