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giovedì 28 ottobre 2010

“Le lacrimazioni” delle Madonne patacca producono in Italia un business di 4 miliardi l'anno.

In Italia i "viaggiatori religiosi", cioè i pellegrini che scorrazzano per la penisola alla ricerca di luoghi di culto dedicati alle decine di Madonne che lacrimano o sudano sangue (rigorosamente di dna maschile) non riconosciuti dalla Chiesa o ancora "sotto osservazione", sono 40 milioni l'anno.

Anche se molti di loro sono mordi-e-fuggi o frequentano pullman dei "viaggi delle pentole", una buone fetta (oltre 19 milioni) pernottano nel luogo del pellegrinaggio e producono il fatturato di un'industria potente: all'incirca 4 miliardi di euro l'anno.

Questi nuovi pellegrini non hanno più bisaccia, bastone e mantello, come un tempo. Viaggiano in aereo o su pullman con ogni comfort e dormono in accoglienti hotel. I tour operator in simbiosi con la Chiesa stanno facendo ottimi affari. Secondo un'indagine dell'università Iulm di Milano la maggioranza è femminile (60%) e per di più senza figli.

Le apparizioni di Madonne sono quindi un vero e proprio business per quanti sanno sfruttare la credulità del popolino. Ad un attento esame del fenomeno, riscontriamo che alcune di queste pseudo apparizioni sono derivate per clonazione da quella di Mejugorje che ha fatto scuola e che tuttora è ancora molto seguita nel nostro Paese. È il caso, ad esempio, della Madonna di Civitavecchia la cui statuetta è stata acquistata a Mejugorje.

Anche la Madonna dell'amore di Schio è di chiara derivazione mejugorjana e il veggente che l'ha inventata era uno psicotico che bazzicava il santuario erzegovino. Venti secoli di imbonimento religioso hanno inciso profondamente sulla psiche degli italiani e li ha trasformati nel popolo più credulone del pianeta.

Appena uno psicopatico rivela di aver visto la Madonna, subito il popolino grida al miracolo e crede ciecamente al nuovo veggente anche se le autorità religiose non gli danno il loro avvallo e, in taluni casi, addirittura lo sconfessano.

Ma poi, se il fenomeno attecchisce, anche la Chiesa viene a compromessi, perché per essa si tratta sempre di un buon affare. La morbosità pietistica e superstiziosa che suscitano le pseudo apparizioni è per la Chiesa l'humus più fertile della fede.

A San Martino di Schio, ad esempio, ci sono ancora i cartelli della curia di Vicenza che vietano "pellegrinaggi e celebrazioni", perché le annunciate apparizioni della Regina dell'Amore al veggente Renato Baron sono considerate prive di un carattere soprannaturale.

Ma siccome i pellegrini continuano ad arrivare e l'associazione “Opera dell'Amore” che è nata per gestire il business maneggia parecchi milioni l'anno, la Chiesa è arrivata a un tacito accordo e ha inviato "un sacerdote diocesano come assistente spirituale del movimento". Il classico colpo al serchio e alla botte.

La cosa più singolare è che i proclami delle Madonne patacca sembrano desunti da rotocalchi femminili e sono di una ovvietà sconcertante. Ad un veggente la Madonna ha rivelato: “Il mondo si salverà se saprete tenere i figli lontano dalla televisione”.

Purtroppo,però, il livello infantile di queste rivelazioni non incrina minimamente la fede del popolino troppo abituato per secoli a credere per credere.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)