Visualizzazioni totali

mercoledì 13 ottobre 2010

L'Europa finalmente indaga sui privilegi fiscali del Vaticano in Italia

Nel giorno in cui Papa Benedetto XVI tuona contro i «capitali anonimi e la vita immorale che divorano il mondo», la Commissione Europea dà il via libera ad un’inchiesta per verificare la compatibilità con le norme Ue dell’esenzione concessa dall'Italia al Vaticano, giudicata «aiuto di Stato».

Riepiloghiamo i fatti. Nel 2005 il governo Berlusconi, in piena campagna elettorale per ingraziarsi il voto dei cattolici, decretò la totale esenzione dell'Ici sui beni della Chiesa, sottraendo all'erario italiano la bella sommetta di due miliardi di euro l'anno.

Il governo Prodi nel 2006, sotto pressione dalla Ue, tentò di restringere l'esenzione solo alle attività "non esclusivamente commerciali". Ma la Chiesa, con la sua millenaria astuzia (per usare un eufemismo), vanificò le restrizioni imposte da Prodi ricorrendo al trucco di dotare i suoi edifici, adibiti a lucrose attività commerciali (alberghi, cinema, teatri, campi di calcio, piscine, scuole private, cliniche private, ecc), di una cappella, un altarino o anche una semplice foto di santo o madonna con lumino acceso, per trasformarli, ipso facto, in luogo "non esclusivamente destinato al lucro", e quindi non tassabili.

Tutti i politici ne erano a conoscenza ma la piovra d'Oltretevere non si poteva toccare perché foraggera di voti. Finché il radicale Maurizio Turco (grazie Maurizio!) assistito dal fiscalista Carlo Pontesilli non denunciò la cosa a Bruxelles. I commissari dell'Ue furono allora costretti ad intervenire.

Aprirono per due volte un'inchiesta e per ben due volte dovettero archiviarla per le pesanti bordate della diplomazia vaticana che spadroneggia anche in Europa. Di fronte all'ennesima archiviazione, però, i denuncianti non si diedero per vinti e si rivolsero alla Corte di giustizia che costrinse il commissario Almunia ad aprire un'indagine formale dell'Ue per aiuti di Stato incompatibili con le norme sulla concorrenza.

Questa procedura è stata finalmente aperta oggi dalla Commissione europea e dovrà concludersi entro 18 mesi.

"L'azienda Chiesa" conta circa 100 mila fabbricati (senza contare quelli delle parrocchie che forse sono ancor di più) fra i quali centinaia di "case per ferie", "case vacanze", "rifugi per pellegrini" per un totale di quasi 10 mila posti letto solo a Roma e nel Lazio gestiti con enormi vantaggi competitivi rispetto ai concorrenti laici. Una cosa ignominiosa, una concorrenza supersleale e truffaldina.

Infatti secondo l'indagine della Ue questi vari servizi ecclesiastici di ricezione e sanitari “sembrano essere in competizione con analoghi servizi offerti da altri operatori economici» che non beneficiano degli stessi sconti fiscali”.

In un periodo di vacche magre, di manovra di lacrime e sangue, di tagli mostruosi alla spesa pubblica, di un debito pubblico stratosferico nessuno dei politici di maggioranza e opposizione ha avuto il coraggio di impedire questi vergognosi salassi di denaro pubblico. Solo un deputato radicale ha osato farlo.

Credete che la nostra casta politica lo approvi? Che sia lieta che lo Stato possa incassare finalmente quanto la Chiesa gli ha usurpato e che tanto gioverebbe alle sue casse esauste? Ma neanche per sogno!

Ostacolerà in tutti i modi le indagini di Bruxelles e se l'Italia verrà condannata. Inventerà i codicilli più vergognosi per perpetuare i privilegi alla Chiesa che, poverina, da sempre sguazza letteralmente nell'oro.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)