Visualizzazioni totali

domenica 24 ottobre 2010

L'enigma svelato (Il lato oscuro della verità) 41^ Puntata

Si diressero sicuri verso l'edificio centrale sovrastato dalla grossa torre. Con la coda dell'occhio, videro qualcuno che dall'alto li stava osservando ma fecero finta di niente. L'edificio si presentava apparentemente senza porte ma Giuda, che lo conosceva bene, ne trovò a colpo sicuro l'entrata, nascosta da un muro divisorio e bussò, anche se la porta era socchiusa.

Si presentò un giovane, pulito e accurato nell'aspetto, che li invitò ad entrare in una stanzetta, molto fresca rispetto alla temperatura esterna, e a sedersi su panche di pietra.

"Chi c'è?" sentirono chiedere da un'altra stanza.
"E' Giuda " rispose uno dall'interno. Forse era quello che li aveva osservati.
Poco dopo entrò un vecchio austero e imponente, la cui barba bianca ricadeva fino a metà del petto e la criniera gli ricopriva le spalle. Era accompagnato dal giovane di prima.

Giuda lo accolse con gran deferenza e gli fece un profondo inchino.
"Ti aspettavamo" disse molto amabilmente. "Abbiamo esaurito ormai tutte le nostre scorte ed eravamo in procinto di inviare qualcuno ad Ebron. Spero ci avrai portato qualcosa di buono".
"Il meglio che offre il mercato" rispose Giuda ossequioso, " e a prezzi incredibili".
"Vediamo!" rispose il vecchio, con evidente impazienza.

Giuda si precipitò con Davide a prendere i rotoli e li depose sul tavolo di pietra che era al centro della stanza. Il vecchio, che seppero in seguito chiamarsi Simone, appena li vide sbarrò gli occhi come se avesse davanti un tesoro inestimabile e, quasi con devozione, li esaminò ad uno ad uno nel più assoluto silenzio.

Quando arrivò alla pergamena scritta, che era stata inavvertitamente consegnata con gli altri rotoli, quasi non svenne dalla sorpresa. Gli occhi gli s'inumidirono di gioia e, fatto chiamare un giovane di nome Zaccaria, gliela porse in silenzio. Dopo avervi gettato appena uno sguardo: "Ma questo è il testo originale del Patto Nuovo del nostro antico Maestro di Giustizia!" esclamò il giovane stravolto e quasi incredulo di quanto aveva tra le mani.

Si trattava, come seppero poi, di una specie di testamento spirituale che il più prestigioso capo degli esseni, vissuto molto prima, aveva scritto di suo pugno alla vigilia di essere assassinato dal Sacerdote Empio, Gionata Maccabeo, che si era proclamato re e sommo sacerdote, dopo aver liberato la Giudea dai Siriani. Di quell'antico, preziosissimo documento si era perduta ogni traccia.

Tutte le comunità essene, specie quelle di Qumran, d'Antiochia e di Mareotis avevano fatto, inutilmente fino allora, ricerche incessanti e spasmodiche, nella speranza di trovarne almeno una copia. Si riteneva che il prezioso manoscritto fosse stato trafugato dalle guardie del re, al momento dell'uccisione del Maestro di Giustizia, e finito chissà dove. Forse distrutto.

Ora il miracolo era avvenuto: il testo originale era davanti a loro, integro e perfettamente conservato. Zaccaria uscì di corsa a prendere l'unico manoscritto del loro antico capo spirituale che possedevano e che era conservato, come una reliquia, in una teca chiusa a chiave, e lo confrontò col nuovo testo che aveva davanti gli occhi. Coincideva perfettamente. Allora baciò con devozione il prezioso rotolo e pianse di gioia.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)