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lunedì 1 novembre 2010

Il “bambinello” che lacrima sangue.

Che le religione cattolica abbia poco o niente a che spartire con la vera spiritualità e che sia piuttosto un assemblaggio di morbose superstizioni ce lo dimostrano le continue e inesauribili forme obbrobriose di pietismo macabro e necrofilo, autentiche mistificazioni per allocchi, che il popolo bue, che vuol credere per credere, su induzione della Chiesa, accoglie come manifestazioni del divino.

Gli altri cristiani: protestanti e ortodossi rifuggono da simili oscenità. Non ostentano sacri sudari dipinti, macabri padri pii in decomposizione ricoperti di maschere di cera e tutto quell'immenso ciarpame di reliquie, più o meno inverosimili, che impestano i nostri santuari, né si lasciano bidonare da statue che piangono o sudano sangue.

Questi spregevoli spettacoli inverecondi succedono solo da noi che con venti secoli di Vaticano sul groppone siamo diventati il popolo più credulone del mondo.

L'altro giorno ho parlato delle Madonne che lacrimano che in Italia sono alcune decine e ho evidenziato che producono il fatturato di un'industria potente: all'incirca 4 miliardi di euro l'anno.

Non bisogna mai por limiti al divina provvidenza, però. Forse la Madonna, alla lunga, si è stancata di lacrimare e ha chiesto l'aiuto del suo “bambinello” che subito non si è visto degno di darle una mano. Così a Cava dei Tirreni nella Basilica di San Francesco una statuetta del Bambin Gesù appena riportata da un pellegrinaggio in Terrasanta da un frate del luogo ha lacrimato sangue nella notte fra giovedì e venerdì scorsi.

Tutta la città non parla d’altro e grida al miracolo e frate Luigi Petrone, che ha portato la statuina dalla Terrasanta, si avvia alla santità. Prepariamoci ad una invasione di bambinelli sudanti sangue. Spunteranno in Italia come i funghi, perché, statene certi, non sarà il solo.

Forse è la volta buona di trovare, finalmente, il DNA di Gesù.

La Chiesa si guarderà bene da disilludere gli allocchi che abboccano a queste bufale perché la morbosità pietistica e superstiziosa che suscitano è per essa l'humus più fertile della fede e le frutteranno un colossale business. Quindi falsa spiritualità ma concreto codice Iban.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)