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sabato 4 settembre 2010

Per la Chiesa Valdese la religione è fatta per l'uomo, non l'uomo per la religione.

La Chiesa Cattolica, rimasta fondamentalmente dogmatica e teocratica, con i suoi millantati principi non negoziabili, attribuiti ad un dio immaginario di totale sua invenzione, si è trasformata di fatto, nella nemica più odiosa delle libertà democratiche e della felicità dell'uomo.

Al contrario di quanto fa la Chiesa Metodista Valdese che sostiene invece una concezione democratica e laica dello Stato, propugna un atteggiamento aperto nei confronti della società e si fa carico del benessere psico-fisico dei suoi fedeli.

La Chiesa Valdese "è da anni amica della comunità lgbt (acronimo di Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) italiana e, grazie a percorsi di accettazione e confronto all'interno delle comunità con i credenti omosessuali, è arrivata a riconoscere che l'amore omosessuale è esattamente identico a quello eterosessuale" dichiara con gratitudine il presidente dell'Arcigay, Paolo Patanè l'indomani della conclusione del Sinodo dei cristiano-valdesi, riunito a Torre Pellice, che ha sanzionato la benedizione religiosa alle coppie dello stesso sesso e alcuni problemi relativi alla bioetica.

Per la Chiesa Valdese la religione è fatta per l'uomo, non l'uomo per la religione.

I Valdesi, seguendo le spirito evangelico, arrivano a promuovere nelle loro comunità il coming out pubblico degli omosessuali e veglie di preghiera per le vittime dell'omofobia. Inoltre ospitano la comunità omosessuale per dibattiti e conferenze e ora, con una coraggiosa apertura nei confronti delle coppie gay, accettano di impartir loro la benedizione religiosa.

Ma non solo. Sono anche sempre disponibili ad accogliere tutte le istanze e soluzioni che una moderna società, in perenne evoluzione, sente di dover affrontare e quindi, ad esempio, sono favorevoli al testamento biologico e alla sperimentazione sulle cellule staminali embrionali.

Ciò suscita un'imbarazzante reazione ostile da parte della Chiesa Cattolica che al contrario rimane costantemente chiusa ad ogni confronto e dialogo con la modernità e oppone all'omosessualità argomentazioni ideologiche, legate a stereotipi, generando discriminazione e sofferenze in migliaia di persone.

Il vescovo di Pinerolo, monsignor Pier Giorgio Debernardi, condannando con durezza le posizioni espresse dal Sinodo dei cristiano-valdesi riunito a Torre Pellice, ha confermando che la Chiesa, con la sua omofobia antievangelica, contribuisce sempre più ad alimentare l'odio e la persecuzione verso le persone omosessuali.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)