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giovedì 5 aprile 2012

Peccato e Redenzione. La nuova teologia di Paolo: l'immortalità dell'anima e la redenzione. 61


Il cristianesimo deriva dall'ebraismo, ma la differenza tra queste due religioni è così grande da apparire incolmabile. Anzitutto il vecchio Jahvè, divenuto il nostro Padre Eterno, nel Nuovo Testamento si è scisso in tre persone distinte: il Padre (il vecchio Jahvè), il Figlio (Gesù Cristo) e lo Spirito Santo (suo nipote?).

Queste due ultime persone sono del tutto sconosciute nella Bibbia ebraica e mai in essa si accenna a loro. Quindi sono un'invenzione del cristianesimo. Infatti l'ebraismo non ha mai riconosciuto Gesù come figlio di dio, anzi lo ha sempre considerato, e lo considera tuttora, un ebreo eretico. Ciò spiega il grande odio che la Chiesa ha nutrito per il popolo ebraico fin dal terzo secolo e le persecuzioni cui lo ha continuamente sottoposto da allora con l'infamante accusa di deicidio.

L'antisemitismo, che ha seminato milioni di vittime tra i figli d'Israele dal Medioevo ai nostri giorni, è stato voluto e imposto dalla Chiesa proprio perché, secondo essa, gli ebrei avevano ereditato non solo il peccato originale ma anche la colpa del deicidio, quindi erano più rei dei comuni eretici.

Ma la principale innovazione che il cristianesimo ha apportato, rispetto al vecchio ebraismo, riguarda il nuovo significato che per esso assume il paccato originale e soprattutto la necessità, mai avvertita prima, di una redenzione divina che ripagasse la colpa di Adamo e consentisse all'uomo la salvezza dell'anima in un eterno aldilà.

Per Paolo l'antica colpa primigenia non solo aveva condannato l’intera umanità, durante la vita terrena, a patire dolori, malattie e morte, ma l' aveva anche trasformata in una «massa dannata» di peccatori, condannati inesorabilmente alla morte eterna delle loro anime, se dio padre, con un atto di amore sublime, non avesse sacrificato suo figlio Gesù Cristo per redimerli.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)