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giovedì 12 aprile 2012

Peccato e Redenzione. La nuova teologia di Paolo: l'immortalità dell'anima e la redenzione. 63


Paolo, addirittura, aveva inculcato nei suoi seguaci un'attesa così spasmodica della parusia che molti di essi, influenzati dal suo fervore, avevano venduto tutti i loro beni per essere liberi da preoccupazioni materiali, e, abbandonata ogni tipo di attività, erano scivolati in un ozio pernicioso nell’attesa imminente del Risorto.

Ma Gesù, inspiegabilmente per Paolo, non si decideva di tornare sulle nuvole, in carne ed ossa, per dare inizio al nuovo Regno di dio, per cui i suoi seguaci cominciarono a mostrare una forte insofferenza per questo inspiegabile ritardo. Allora Paolo cercò di superare queste preoccupazioni spiegando loro che la parusia poteva anche tardare, secondo i piani imperscrutabili del Signore, e invitando tutti ad attendere alle normali occupazioni della vita, rifuggendo dall'ozio malefico.

Col passare del tempo, però, divenne palese a tutti, anche a Paolo, che la parusia non era imminente, e la delusione dei cristiano-ellenisti, seguaci di Paolo, fu così enorme che alcuni di loro, dopo essersi stancati di levare gli occhi al cielo, sulle cui nuvole attendevano Cristo in carne e ossa, abbandonarono la fede in un Signore così poco puntuale (Tertulliano, De Patientia, 2).

Allora Paolo, quando maturò la certezza che l'arrivo del Regno di dio in Terra era un abbaglio, buttò la parusia alle ortiche e la trasferì, con mirabili contorsioni teologiche, nell'aldilà trascendente, riuscendo a salvare capra e cavoli. Ben pochi cristiani sono oggi consapevoli che la loro dottrina nacque nella convinzione che Cristo sarebbe tornato quando i testimoni oculari dei suoi insegnamenti erano ancora in vita, cioè poco dopo la sua crocifissione.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)