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martedì 8 marzo 2011

Benedetto XVI denunciato alla Corte penale internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanità.

Incredibile, ma vero! Due avvocati tedeschi, Christian Sailer e Gert-Joachim Hetzel, residenti  a Marktheidenfeld in Baviera, cioè proprio nello regione natale del Papa, hanno presentato una denuncia contro Benedetto XVI presso la Corte penale internazionale dell’Aja, per crimini contro l’umanità.

La denuncia, di 51 pagine, datata 14 febbraio e indirizzata al procuratore della Corte - Luis Moreno-Ocampo - contiene tre accuse. Non è la prima volta che Ratzinger è stato incriminato. Nel 2005, a causa della circolare “De Delictis Gravioribus”, inviata ai vescovi di tutto il mondo il 18 maggio 2001, nella quale aveva imposto il segreto pontificio sugli abusi dei preti pedofili, Ratzinger era stato incriminato negli Stati Uniti per cospirazione contro la giustizia in un processo presso la Corte distrettuale di Harris County.

Ma nel settembre dello stesso anno, il ministero della Giustizia degli Usa, per intervento di Bush e di Condolezza Rice, aveva bloccato il processo contro di lui, in quanto, essendo stato nel frattempo eletto papa e diventato sovrano dello Stato pontificio, aveva diritto all’immunità riconosciuta a tutti i capi di Stato. È probabile quindi che anche per questa denuncia tutto si risolva in una bolla di sapone, dato che il papa è tuttora un capo di Stato, ma senz'altro potrà provocare dei rilievi poco simpatici nei suoi confronti.

Ma vediamo nello specifico in che cosa consistono le accuse a suo carico. La denuncia parla di tre crimini mondiali che secondo i due avvocati “fino ad ora non sono stati denunciati. . . solo perché  la riverenza tradizionale verso l’autorità ecclesiastica ha offuscato il senso di “giusto e sbagliato”. La prima, si legge nel documento, riguarda il «mantenimento e la leadership di un regime mondiale totalitario di coercizione, che sottomette i propri membri attraverso minacce terrificanti e pericolose per la salute».

La seconda è «l'adesione a un divieto mortale dell'uso di preservativi, anche quando esiste il pericolo di infezione dell'Hiv-Aids». A questo riguardo i legali bavaresi fanno osservare che i Cattolici “minacciati dall’AIDS”, si trovano”di fronte ad una terribile alternativa: se si proteggono con il preservativo durante i rapporti sessuali, diventano peccatori, se non si proteggono per paura della punizione del peccato minacciato dalla Chiesa, diventano candidati alla morte “

Infine, la terza accusa riguarda «la costituzione e il mantenimento di un sistema mondiale di copertura di crimini sessuali commessi da preti cattolici e il loro trattamento preferenziale, che aiuta sempre a nuovi crimini».Qui la denuncia sottolinea in particolare il “forte sospetto che Joseph Ratzinger, sia come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede sia da Papa, abbia fino ad oggi sistematicamente coperto gli abusi sessuali su bambini e giovani e protetto i responsabili, in tal modo favorendo  ulteriori atti di violenza sessuale verso i giovani “

A questi atti d'accusa i due tedeschi  aggiungono che la Chiesa cattolica “acquista i suoi membri attraverso un atto obbligatorio, cioè attraverso  il battesimo dei bambini che ancora non hanno una volontà propria”.

Questo atto è “irrevocabile” ed è difeso con le  minacce di scomunica e delle fiamme dell’inferno. A mio avviso, come ho già detto, tutto si ridurrà ad una bolla di sapone, ma solleverà senz'altro qualche polemica soprattutto per il divieto papale del preservativo e per l'imposizione coercitiva del battesimo ai neonati che contrasta apertamente con la libertà di religione, sancita da tutte le costituzioni dei Paesi democratici.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)