Visualizzazioni totali

venerdì 18 marzo 2011

Le religioni del Libro (La “mala” religione) 30

Ma il capolavoro di Giosia fu l'aver capito che per mantenere inalterato il monoteismo rigoroso, appena realizzato, occorreva codificarlo in un libro, a perenne testimonianza della sua storicità e della sua inalterabilità.

Così ordinò ai grandi sacerdoti e agli scribi di ricostruire in un libro l'intera storia d'Israele, proiettando retrospettivamente fatti e avvenimenti, in parte accaduti e in parte inventati, in funzione della nuova teologia monoteistica.

Avvenne così la prima stesura della Bibbia, che avrebbe subito ulteriori revisioni durante l'esilio di Babilonia e la restaurazione del post-esilio, per diventare definitiva in epoca ellenistica.

Obbedendo all'ordine di Giosia, sacerdoti e scribi si diedero a raccogliere, per iscritto, le leggende, i racconti eroici e i miti locali che erano stati tramandati oralmente nel corso dei secolo nelle varie tribù, a rielaborarli alla luce della nuova teologia rigidamente monoteistica che si andava affermando, e in taluni casi ad inventarli ex novo.

Così, volendo far credere che il popolo ebraico discendeva da un unico antenato originario di Ur, antica città storicamente e religiosamente importante, posero retrospettivamente Abramo, un autorevole capo-tribù amorreo vissuto molti secoli prima e tramandato dalla sua gente come una leggenda, a capostipite di tutto Israele e a fondatore del monoteismo.

Ma quanto racconta la Bibbia è falso, perché noi sappiamo che il popolo ebreo è sempre stato costituito da un miscuglio di tribù nomadi semite, così diverse tra loro, nonostante una forte comunanza religiosa, che sono riuscite a formare uno Stato unitario solo nel X secolo a.C. e solo per un breve periodo.

Quindi la Bibbia è una grande saga in parte mitica, in parte epica e in parte vagamente storica, fatta di leggende, memorie, tradizioni popolari, mistificazioni profetiche e propaganda teologica.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)