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sabato 26 marzo 2011

Le religioni del Libro (La “mala” religione) 37

Le tre rivelazioni, ritenendosi dirette emanazioni divine, si considerano inalterabili nel tempo e quindi non soggette a variazione o a evoluzione. Fossilizzate per l'eternità. Ma le società si evolvono a ritmo sempre più veloce e inarrestabile.

La scienza, a sua volta, avanza in modo talmente rapido, che la mente umana non riesce quasi a seguirla, e la tecnologia ci presenta ogni giorno strumenti sempre più avanzati e sofisticati, che ci consentono di ampliare di continuo la nostra conoscenza.

Molte delle nuove conoscenze che l'uomo acquisisce quotidianamente si annunciano diverse, se non completamente contrarie, rispetto alle vecchie conoscenze religiose. Così gran parte dell'umanità di oggi si adatta a vivere in una specie di bicameralità conoscitiva, accettando da un lato la validità oggettiva e razionale della scienza e, dall'altro, l'irrazionalità e l'assurdità della credenza religiosa.

Una dicotomia che equivale ad una forma di schizofrenia, per cui uno si comporta da biologo evoluzionista in laboratorio e da creazionista bigotto in chiesa. In altre parole: lascia convivere nella sua persona due verità opposte e inconciliabili, la prima da “homo sapiens”, che per essere tale deve tutto vagliare col suo cervello razionale, la seconda da “homo insipiens” ancora avvolto nel pensiero magico e fabuloso del cavernicolo.

Tutte le religioni antiche hanno prodotto testi sacri che in parte ci sono stati tramandati. Ma è la Bibbia, matrice dei tre monoteismi che attualmente dominano il mondo, il libro più sacro e venerato dell'Occidente.

La sua fama, però, è del tutto mistificatoria, perché deriva dal fatto che nessuno legge questo obbrobrioso libro nella sua interezza e tutti ignorano le centinaia di pagine in cui Jahvè si mostra come il dio più vendicativo e sanguinario che l'uomo abbia mai inventato.

In questo capitolo vogliamo decodificare i miti che sono alla base del sacro testo, mostrare le loro assurde incongruenze, e togliere la maschera dietro la quale il dio biblico nasconde la sua ferocia.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)