Il monoteismo (La “mala” religione) 24

In tutte le civiltà antiche il culto degli dèi, considerati reggitori del mondo e signori dell'umanità, diede origine a grandiosi templi e sviluppò una vasta letteratura mitologica che diede libero sfogo al multiforme pensiero magico e fantasioso dei vari popoli.

Questo pluralismo di divinità, diverse nei nomi e negli attributi, convisse pacificamente per millenni, perché gli dèi godevano di pari dignità e venerazione (a similitudine dei santi della Chiesa Cattolica).

Mai nell'antichità, infatti, si verificarono guerre di religione tra popoli che adoravano divinità diverse; anzi, si formavano spesso, tra i centri cultuali dedicati ai vari dèi, fraterni gemellaggi che implicavano scambi reciproci di pellegrini e stretti rapporti commerciali. Il politeismo, quindi, aveva saputo creare, sotto il profilo religioso, un'atmosfera di armonia e di pace nel mondo antico.

Ma verso il 1400 a.C. avvenne in Egitto una rivoluzione religiosa che segnò una svolta fondamentale nella storia dell'umanità. Alla morte del faraone Amenofi III, salì al trono il figlio che costui aveva avuto dalla regina Tiye, Amenofi IV.