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martedì 25 dicembre 2012

25 Dicembre


CRISTO SINCRETICO
dal CALENDARIO LAICO di Marcus Prometheus

XXV Dicembre MMDCCLXV a.U.c. (2765 ab Urbe condita = dalla fondazione di Roma). 25 Dicembre 2012 e.v. (=era volgare= d.c.= data convenzionale), 25 Dicembre Roma antica: Dies octavus ante Kalendas Ianuarias = Ante diem octavum Kalendas Ianuarias = a.d. VIII Kal Ian. = Ottavo giorno prima delle Calende di Gennaio

Anno 7 avanti l'era volgare, (oppure 6 oppure 5 oppure 4 avanti Cristo): secondo i moderni storici cristiani è l'anno in cui sarebbe nato Cristo (se è esistito storicamente, cosa messa in dubbio sempre più da altri data l'assenza di testimonianze contemporanee).
Anno 1 dopo Cristo: sarebbe la data del primo Natale di Gesù secondo il creatore della datazione calendaristica degli anni a partire dall'anno del concepimento e della nascita di Cristo, adottata oggi da quasi tutto il mondo non islamico.
Egli fu Dionysus Exiguus monaco del VI secolo, abitante della Scytia minor, ovvero della attuale Dobrugia, regione costiera della Romania sulla costa del mar Nero.

IL NATALE FESTA DI TUTTI
Gli antichi romani il 25 Dicembre celebravano il gioioso dies Natalis, cioè giorno natale di molti dei solari.
I cristiani dei primi 4 secoli, invece, celebravano la nascita di Gesù (successivamente trasformato in loro Dio), il 6 di Gennaio.
Solo secoli dopo (fra il 337 ed il 450 dopo Cristo), per soppiantare le feste di questi dei solari, i cristiani spostarono al 25 Dicembre anche il natale del loro Dio per appropriarsi del significato del ben più antico NATALE dei POLITEISTI che era il Natale del solstizio e del ritorno della luce del 25 Dicembre, il natale di Dionisio-Bacco, del Sole invincibile, di Helios, di Mithras.

Chi non si riconosce nella tradizione cristiana, dunque non si senta fuori posto durante le festività natalizie, ma festeggi pure, con parenti ed amici e con la intera comunità italiana ed occidentale le feste del ritorno della luce, riconoscendole come proprie, come laiche o come pagane con tutti i diritti di priorità rispetto all'appropriazione cristana. Rivendichiamo come festa laica il ritorno di giornate di luce più lunghe, ottimo motivo per festeggiare.

E di fronte ai cristiani che alzano la bandiera del tradizionalismo, rivendichiamo le autentiche tradizioni autoctone romane precedenti alla loro e da loro snaturate.
Ed anche l'albero di Natale non ha niente di originariamente cristiano! La tradizione di festeggiare alberi era tipicamente pagana ed aspramente condannata già dalla Bibbia. L'abete poi (con precedenti romani), è di tradizione nordica, al solito tardivamente fatta propria dai cristiani eppoi più recentemente "laicizzatasi" quasi completamente nel sentire comune.
I laici reagiscano alla retorica religiosa ma NON estraniandosi dalla propria comunità, bensì rivendicando orgogliosamente le proprie radici nella tolleranza e nella libertà di pensiero dei tempi "pagani".
Se consideriamo (come fanno perfino i neopagani) che il paganesimo non è stato una religione, bensì un atteggiamento tollerante verso tutti i modi di pensare e tutte le tradizioni, non avremo difficoltà a mantenere intatto il nostro laicismo pur recuperando pienamente il folclore gioioso delle nostre radici più profonde.

25 Dicembre NATALE : il giorno della rinascita della luce, è una data sicuramente importante, visto che sembra abbia dato il NATALE a molti Dei
.il più importante dei quali è Dionisio o Bacco o Libero, dio del vino della gioia e delle orgie di Grecia e Roma. Moltissime sono le similitudini fra i misteri di Dionisio (conosciuto da 13 secoli prima di Cristo) ed il "mito cristiano": Dioniso (uomo che divenne dio), era venerato come "dio liberatore" (dalla morte) perchéuna volta defunto discese agli inferi ma dopo alcuni giorni tornò sulla terra. Proprio questa sua capacità di resurrezione offriva ai suoi adepti la speranza di una vita ultraterrena tramite il suo divino intervento. Anche per essere ammessi al culto dionisiaco era necessario essere battezzati, introdotti al tempio e sottoposti ad un rigido digiuno. Altra somiglianza fra il culto di Dionisio e quello ben più tardo di Gesù è nel rituale che prevedeva l'omofagia (consumazione della carne e del sangue di un animale, identificato con Dioniso stesso), come segno di unione mistica con il suo corpo ed il suo sangue.

Oltre a Dionisio fra i nati verso il solstizio d'inverno ci sono anche: Ercole, Sol Invictus,  Elio Gabalo, Mithras (nato in una grotta , sotto gli occhi di pastori che lo adorarono, culto dei militari di Roma e quindi diffuso in tutti gli angoli dell'impero dalle legioni), Adone, Attys,  Kybele (o Cibele) dea della Frigia, Astarte (o Asteroth) della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell'amore, venerata anche dal re Salomone a Gerusalemme, Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia), Baal, Marduk, dio supremo del pantheon Babilonese, Osiride dio supremo egizio della morte e rinascita, Horus, figlio di Osiride ed Iside con cui costituiva una popolarissima triade che (insieme alle tante altre triadi di dei popolarissime in tutto il mediterraneo) è stata d'ispirazione alla triade cristiana di Dio padre, Madonna e Bambino Gesù, Ra, il dio Sole egizio corrispondente ad Helios, Krishna, (attualmente il dio più importante dell'India) e un'altra decina di dei fra i quali Zaratustra in Persia, Bacab dio dei Maya dello Yucatan, Huitzilopochtli e Quetzocatl entrambi del Messico centrale azteco.

Molti di questi semidei e dei discesero agli inferi e da lì fecero ritorno (in totale sono sei: Dioniso, Adone, Attis, Tammuz, Baal-Marduk, Osiride). Alcuni di questi dei sono morti attorno all'equinozio di primavera (che è il periodo della Pasqua) e risorti dopo qualche giorno, a volte proprio dopo 3 giorni, come Gesù, e, infine, sono nati da una vergine.


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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)