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giovedì 20 dicembre 2012

Peccato e redenzione. Epilogo. 131


Sappiamo tutti che per la Chiesa Cattolica è stato considerato per molti secoli etico praticare la schiavitù e l'antisemitismo, distruggere i templi pagani e le sinagoghe, mandare al rogo gli eretici, costringere intere popolazioni alla conversione coatta, bandire crociate contro gli infedeli, imprigionare e condannare a morte i liberi pensatori e compiere infinite altre atrocità, sempre nel nome del suo dio buono e misericordioso.

L'etica cattolica ha sempre consentito le infamie più atroci in nome del suo dio ed è stata sempre dominata da un dettame mercantile e materialistico, riassunto nel motto: devi perseguire il bene per ricevere un premio, devi rifuggire il male per evitare un castigo. Ci può essere una morale più meschina e squallida di questa? Pensate che per la Chiesa il bene fatto per se stesso, se non produce qualche merito per il paradiso, è del tutto inutile.

E invece, no. La vera etica è quella senza dio. L’etica nasce con l’uomo, cresce e muore con l’uomo, è la sua inseparabile compagna: non vi è etica senza umanità. Essa deriva dalla forza incredibile della razionalità e della libertà dell’uomo in quanto essere unico ed irripetibile, e ha come caratteri principali: la solidarietà e l’empatia, che spingono gli esseri umani a sentirsi partecipi della gioia e della sofferenza dei loro simili; il profondo senso di giustizia, che fa sentire un’offesa fatta ad un altro uomo come un’offesa fatta all’intera umanità; l’esaltazione della libertà, a cui si può imporre un limite solo per salvaguardare i diritti di altri individui o gli interessi comunitari della società; l’assoluta uguaglianza degli uomini di fronte alle leggi; la ragione come faro che illumina il percorso dell’umanità. 

Tutto questo descrive un’etica universale, un’etica non dogmatica, un’etica che può far sentire ogni uomo cittadino del mondo e non suddito di un dio o di suoi eventuali interpreti.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)