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venerdì 17 febbraio 2012

Il mordkomplot attuale e i più eclatanti scandali che hanno scosso in passato il Vaticano.


Il presunto mordkomplott per l'uccisione del Papa, rivelato da Il Fatto Quotidiano, nonostante sia stato minimizzato dagli altri giornali italiani, almeno in un primo tempo, e totalmente taciuto dalla Rai asservita al Vaticano, ha, per merito di internet e della stampa estera, sollevato il coperchio sui molti veleni che circolano nel Sacro Collegio e ha evidenziato, ancora una volta, che attorno alla cattedra di Pietro si scontrano faide interne disposte ad ogni nequizia, anche al delitto, pur di accaparrarsi i posti chiave del potere. 

La recente storia del Vaticano, infatti, è ricca di avvenimenti, spesso delittuosi, ma sempre insoluti e tuttora avvolti nel più fitto mistero. Vale la pena ricordarne qualcuno.

Cominciamo con la morte sospetta di Pio XI, avvenuta la notte precedente la promulgazione di una enciclica di condanna del nazismo e del fascismo a causa delle leggi razziali; morte certificata dall'archiatra prof. Petacci, padre di Claretta. Il testo dell’enciclica, che sembra contenesse la scomunica dei due capi delle dittature, è stato fatto scomparire, assieme ai diari del papa, forse dal Segretario di stato vaticano di allora, poi papa Pacelli. Ma nel 1972 le rivelazioni del card. Mitterant, espressero con chiarezza i dubbi su quella morte improvvisa, paventando l’avvelenamento. 

La misteriosa, a pochi giorni dall'elezione, di papa Albino Luciani, intenzionato a riportare la Chiesa all'originaria semplicità, e a mettere ordine nelle finanze vaticane. Su tale morte manifestò dubbi la maggior parte dell'opinione pubblica e anche Paolo Borsellino, dopo aver sentito il pentito Vincenzo Calcara.

L'attentato a papa Wojtyla per mano di Ali Agca. Anche in questo caso i sospetti sul coinvolgimento di personalità del Vaticano sollevarono molte perplessità e furono convalidate dal pentito di mafia sopra ricordato.

Quindi i noti scandali finanziari, legati allo Ior, per opera di personaggi equivoci come il card. Marcincus e membri della P2, e lastricati di morti eccellenti, come la morte di Calvi e quella di Ambrosoli che stava cercando di mettere in chiaro i conti dell'Ambrosiano, e, infine, quella di Sindona, ucciso da un caffè troppo corretto.

La misteriosa scomparsa di Manuela Orlandi, forse collegata alla banda della Magliana, e la criminosa e assurda sepoltura nella basilica si Sant'Apollinare del capo della banda De Pedis.
L'uccisione di Alois Esterman, capo delle guardie svizzere, della moglie e della guardia Tornay. Enorme fatto di sangue mai chiarito e tuttora gravido di incognite.

Recentemente, il trasferimento di mons. Viganò, colpevole di avere sanato le finanze vaticane, ma prontamente rimosso e sottoposto ad accuse infamanti da parte di certa stampa italiana, sobillata d'Oltretevere.

Questi sono alcuni dei più eclatanti scandali che hanno scosso le sacre stanze in passato. Ma tuttora la cattedra di Pietro, come stiamo vedendo in questi giorni, è travagliata da continue lacerazioni interne, sempre legate a conflitti di potere per cui viene spontaneo chiederci: cosa c’entra il Cristo dei Vangeli e delle Beatitudini, con questa istituzione che ha perso ogni riferimento allo spirito evangelico e persegue solo la ricchezza, lo sfarzo e i privilegi di ogni genere ed è sempre disposta ad allearsi a dittatori e politici immorali pur di garantirseli?

Nota. Ho più volte denunciato nei miei post la difficoltà, nel nostro Paese, causa la legge ostruzionista imposta dalla Chiesa al nostro Parlamento, di ottenere un divorzio in tempi ragionevoli (cioè alcuni mesi) e con un costo sopportabile e la necessità di molte coppie italiane di dover affrontare un turismo divorziale in altri Paesi europei. Difficoltà che tuttora rimangono e che sono probabilmente destinate a durare ancora lungo. Ha ricevuto in questi giorni una comunicazione, che passo ai lettori di questo blog come semplice informazione, che annuncia l'esistenza del sito Divorziare rapido (www.divorziare.ro) che garantisce assistenza per un divorzio più celere dell'attuale. Gli interessati devono contattare il sito e uno specialista risponderà gratuitamente a tutte le loro domande.   

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)