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sabato 25 febbraio 2012

La condanna a morte di Gesù (“L'invenzione del cristianesimo”) 48


Le autorità del Tempio, timorose di ogni sommossa, e tutte le classi alte della città e soprattutto gli erodiani, considerarono questi due episodi una deliberata sfida alle autorità costituite e una seria minaccia di insubordinazione.

La festa imminente della pasqua si annunciava particolarmente pericolosa e drammatica. Bisognava correre ai ripari al più presto possibile e sedare la rivolta sul nascere. I sinedriti si riunirono preoccupati e si dissero: "Se (Gesù) lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione.

Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera»" (Giovanni 11,47-50).

Il destino di Gesù era segnato. La sua condanna era una condanna politica, non religiosa. La presunta blasfemia non c'entrava per niente, per essa c'era solo la lapidazione che il sinedrio era libero di applicare in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio e senza il permesso dei romani.

A giustificazione di Caifa va detto che il sommo sacerdote e i capi del sinedrio dovevano rispondere di qualsiasi violazione dell'ordine pubblico, e se non riuscivano a reprimere i disordini intervenivano prontamente i romani con rappresaglie durissime. Di queste sotto Ponzio Pilato ce ne furono di orribilmente crudeli, come vedremo in seguito.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)