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lunedì 20 febbraio 2012

Maria Maddalena era la moglie di Gesù? (“L'invenzione del cristianesimo”) 43


Ci sono altri testi apocrifi che confermano il legame tra Gesù e Maria di Magdala, come il Vangelo di Pietro e il Vangelo di Tommaso. Una prova, sia pure indiretta, del fatto che anche Gesù dovesse essere sposato, come in realtà lo erano i suoi fratelli e gli apostoli, la deduciamo dalla norma ebraica che imponeva al maschio, come dovere religioso e come completamento della persona, l'obbligo del matrimonio.

Questo dovere era ancora più indispensabile per uno che impersonava il ruolo di rabbi o Maestro, e noi vediamo che Gesù è chiamato rabbi o Maestro molte volte nei Vangeli sia canonici, sia gnostici ed apocrifi. "E subito si avvicinò a Gesù e disse: "Salve, Rabbi!" (Matteo 26,49). "Gli replicò Natanaèle: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!»" (Giovanni 1,49).

Quindi Gesù, come tutti i rabbi ebrei, secondo la legge Mishnaica del suo tempo, molto esplicita a questo proposito: "un uomo non sposato non può essere un Maestro", non poteva essere celibe ( Massimo Bontempelli, Costanzo Preve. Gesù uomo nella storia, Dio nel pensiero).

D'altra parte quando mai nei Vangeli troviamo che Gesù abbia predicato in favore del celibato? Una dichiarazione in questo senso avrebbe sollevato enormi perplessità, se non un proprio e vero scandalo. Al contrario, Gesù dichiarò esplicitamente: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina, e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola?" (Matteo 19,4).

Paolo e suoi scribi, volendo trasformare Gesù, da Messia javista qual era stato nella realtà, nel Cristo "Figlio di Dio" quale doveva divenire nella loro costruzione teologica, dovettero avvolgerlo in un alone di misticismo incompatibile con il ruolo, troppo terreno, del matrimonio, e quindi cancellare ogni traccia della sua famiglia acquisita. o creare delle controfigure per mascherarla.

Ma Giovanni, a leggerlo tra le righe, parla chiaro e ci fa capire che Gesù dalla croce affidò la madre a Lazzaro, che era contemporaneamente il discepolo ch'egli amava ed anche suo cognato (Giovanni 19,26-27).


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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)