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sabato 18 febbraio 2012

Maria Maddalena era la moglie di Gesù? (“L'invenzione del cristianesimo”) 42


Torniamo alla domanda fondamentale: perché i Sinottici attuarono una censura così sistematica di Lazzaro e delle sue sorelle? Le risposte possibili possono essere due: una certa e l'altra molto attendibile.

La prima è che, come in tutti gli altri casi di censura, anche in questo c'era la necessità da parte degli evangelisti, ormai definitivamente staccati dalla matrice ebraica, di ripulire i loro testi da ogni possibile collegamento con personaggi implicati nella lotta messianica che potessero offuscare il ruolo esclusivamente spirituale e salvifico di Gesù, come delineato dalla teologia paolina. Si trattava di personaggi di alto livello sociale, legati alle istituzioni e al Tempio, ma anche molto vicini ai gruppi più intransigenti del messianismo javista e alla setta zelota. Essi si battevano con ogni mezzo per la liberazione d'Israele dal dominio romano e senz'altro Lazzaro avrebbe potuto essere uno di questi.

Prima di dare la seconda risposta, che secondo alcuni studiosi offre una valenza molto attendibile, bisogna premettere che nei Vangeli è nominata spesso Betania. "...uscì (Gesù) fuori dalla città (Gerusalemme), verso Betània, e là trascorse la notte. La mattina dopo, mentre rientrava in città..."(Matteo 21,17-18) "...ed entrò a Gerusalemme, nel Tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània. La mattina seguente, mentre uscivano da Betània..." (Marco 11,11-12).

Quindi Gesù frequentava abitualmente questo villaggio, molto prossimo a Gerusalemme, e trascorreva la notte in casa di Lazzaro e delle sue sorelle. Non è che quella di Lazzaro era la sua famiglia acquisita?

Leggiamo cosa scrive un Vangelo apocrifo di tendenza gnostica, risalente al secondo secolo e conosciuto come il Vangelo di Filippo: "Erano tre le donne che andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella e la Maddalena che è detta sua consorte. Infatti si chiamavano Maria sua sorella, sua madre e la sua consorte" (Vangelo di Filippo, versetto 32). Nello stesso Vangelo, come ulteriore conferma, leggiamo: "...la consorte di Cristo è Maria Maddalena..." (Ivi, 55).

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)